domenica 15 maggio 2011

mani piene di terra, mani piene di tesori

Da quando il clima è diventato più fresco, con piogge frequenti, ho cominciato a creare il mio orto.  All'inizio non mi ricordavo più come si facesse, perchè sono tanti anni che non coltivavo più, ma poi grazie a Victor ed ai ricordi, ci sto prendendo la mano. Ale mi ha aiutato quando aveva voglia, più occupato a giocare con tutti i suoi amici, e devo dire che piuttosto sono loro che mi aiutano.  Ho piantato carote, basilico genovese, zucchine, porri, piri-piri, insalata di diversi tipi, ed ora sono lanciata sui fiori grazie ai nuovi semini mandati dalla mia mamma.  Le verdure sono in giardino, prezzemolo e timo sono sul terrazzo ed oggi ho riciclato i vasi grandi dello yogurth per piantare i primi fiori.  Abbiamo riciclato anche le bottiglie di Laurentina, l'ottima birra che producono qui, per fare i contorni delle aiuole !!  



Ora sto pensando al compostaggio, anche se non è semplice perchè qui il legno costa caro, e siamo in mezzo ad altre abitazioni per cui non posso fare un cumulo a cielo aperto.... ho scoperto anche il metodo Bokashi (vedi quiquiqui le ricette per l'autoproduzione in portoghese ed in inglese) che permette di riciclare anche dentro casa, ma mi sembra meglio poter usare il giardino, solo dovrei trovare la tecnica giusta per costruire il nostro contenitore per riciclare.  Accetto volentieri tutti i consigli che avete da dare !!!!!!

Questa voglia di mettere le mani nella Terra, accompagna in questo periodo la mia voglia di cucinare, ancora di più stimolata da un paese e da una cultura culinaria nuove; per ora non so ancora cucinare i piatti africani che mi piacciono, ma dal libro di Tessa, sto imparando le ricette portoghesi che sono entrate a far parte dei sapori di questa terra, così come alcune ricette indiane.  Oggi vi spiego come cucinare i Rissois, che qui davvero trovate dovunque nei centri abitati della costa.  Sono un pò lunghi da fare, ma con le dosi che indica Tessa, noi ci mangiamo in tre, accompagnadoli con una insalata lattuga-pomodori-uova-aceto balsamico e con una Laurentina bella fredda (la Laurentina Preta, una birra buonissima che non so se si trovi anche in Italia ma davvero è da provare !!!).  Per le ricette africane, aspetterò che le nuove amicizie di Ale mi aprano la strada a uno scambio culinario, visto che ormai lui conosce tutti i bambini del quartiere e pure le case dei vicini in cui io non sono mai entrata.  

Ricetta per 20 Rissois [da Piri-Piri Starfish, Tessa Kiros, 2008]
per la pasta: 150 ml latte; 172 cucchiaino di sale, 50 gr. di burro, 250 gr di farina
per il ripieno: 180 gr di gamberi (io uso anche quelli sgusciati) (camaroes, prawns); 1 foglia di alloro; 125 ml latte; 50 gr. burro; 1 scalogno tagliato fino; 1 gambo di sedano piccolo tagliato sottile, prezzemolo al gusto, peperoncino (piri-piri) al gusto, 1/4 cucchiaino di paprika, 1 spicchio d'aglio, 2 cucchiani di pasta di pomodoro, 2 cucchiai di farina, il succo di mezzo limone piccolo.
per la finitura: 1 uovo sbattuto, pan grattato, olio per friggere

Procedimento: per fare la pasta, mettere latte, sale, burro e 150 ml d'acqua, in una pentola dal fondo spesso.  Quando i liquidi cominciano a bollire, aggiungere la farina tutta d'un colpo. Mescolare con un cucchiaio di legno, quindi togliere dal fuoco e continuare a mescolare finchè il contenuto non diventa una palla.  Lasciare raffreddare, per lavorarla con le mani più tardi (non importa se la pasta rimane ancora disomogenea, più tardi quando si raffredderà, si potrà facilmente amalgamare bene per via del burro che contiene).
Ora si fa il ripieno: immergere i gamberi e l'alloro, nel latte e 125 ml d'acqua, e far cuocere il tutto per 5 minuti.  Quindi togliere dal fuoco, separando i gamberi dal liquido di cottura, conservando il liquido.  Sgusciare e tagliare i gamberi in pezzi piccolini.
Prendere ora una padella, e far dorare la cipolla nel burro, quindi aggiungere il sedano e farlo ammorbidire, quindi aggiungere prezzemolo, paprika, peperoncino, aglio, e la pasta di pomodoro.  Mescolare il tutto, quindi aggiungere la farina e poi il liquido di cottura dei gamberi.  Far cuocere per 5 minuti ancora, poi togliere dal fuoco ed aggiungere i gamberi a pezzettini, il succo e la scorza del limone, e sale e pepe quanto necessario.  Fra rafferddare un poco.
Ora si fanno i rissois: mettere la pasta su un piano di legno, lavorarla con le mani finchè non divnta una palla omogenea, e cominciare a stenderla fino ad uno spessore di 2mm; quindi tagliare dei cerchi di 10cm di diametro, mettere al centro un pò di ripieno, e chiudere i cerchi a forma di mezzaluna, con i bordi inferiori che si ripiegano sui superiori; se non chiude bene, non è un problema, perchè il liquidino del ripieno, contribuisce a chiudere il rissois, e cmq dopo si passeranno in uovo sbattuto e pan grattato, quindi si sigilleranno bene. 

Io prima preparo tutte le forme, poi faccio tutti i rissois, li passo in uovo sbattuto, poi nel pangrattato, li lascio mezz'ora in frigo e poi li friggo.  Credo siano buoni anche al forno, invece che fritti.


Vi lascio pensando al bel bagno caldo che farò più tardi, con il fresco frizzante della sera, e con una luna africana che canterà una dolce ninna nanna alle mie pianticelle e al mio Alejandrito.



 Un bacio e buona serata !!!!!

20 commenti:

  1. Prima di dare un giudizio voglio conoscere il giudizio di Victor perchè , facendo la cavia per i tuoi piatti ,mi deve indicare il pollice ;spero non sia verso come per certi piatti targati Nigella.....................SED

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  2. mamma, piacciono molto anche a Victor !!! e poi la Nigella è bravissima, solo che lo sai com'è Victor, è un pò riottoso sulle novità ma poi si abitua...

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  3. praticamente questo piatto è la versione oltreoceano dei sofficini fatti in casa in italia. la pasta,la panatura e la cottura si preparano in egual modo, e col ripieno (per nuovo) ci si può sempre sbizzarire. li proverò. il tuo orto è bellissimo. ciao, un caro saluto.
    Chiara (che legge sempre in silenzio.)

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  4. @ Chiara: si, è una versione dei sofficini !! ne avevo trovata una tempo fa in un blog, l'avevo fatta a due mani con la mia vicina di casa di Roma, ma non ci era riuscito un gran che, invece con qusta ricetta, mi sono venuti bene !! dell'orto ho fatto le foto migliori, c'è ancora una parte che devo rifare perchè ho iniziato senza ricordarmi bene i procedimenti giusti.....

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  5. li ricorderai certamente.anche la campagna dei miei dove io pure pianto, è tutta un fermento di semini che cercano la luce, baccelli che si stanno riempendo e tutti i colori dei fiori. te li dedico.chiara

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  6. Che poesia leggerti, é sempre bello!!sai a giugno sarò con il mio fidanzato in Madagascar, per 3 settimane per un viaggio equo solidale, in giro su e giù x l'isola, non vedo l'ora, sarà bello essere alla vostra stessa latitudine e peccato non poter venire anche in Mozambico!sarà solo una vacanza anche se x niente turistica (x fortuna, odiamo i villaggi vacanza!) ma é comunque un tornare in africa e ne sono felicissima.Proverò sicuramente la tua ricetta che sembra appetitosa e originale :-)
    un abbraccio!!

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  7. La ricetta è molto invitante, e complimenti per l'orto. Mio marito quest'anno ha comprato decine di sementi diverse, ma non ho idea di dove voglia coltivare le piantine, visto che il nostro microbalcone condominiale non si presta.. mah!

    Laurentina è il nomignolo con cui mi chiama affettuosamente mio marito. Carino sapere di esser chiamata come una birra (che però, ahimè a me non piace) oltre che come un quartiere di Roma! :)
    Un abbraccio,
    Laura

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  8. Mi sono letta gli ultimi tre post tutti d'un fiato e mi sembrava come al solito di essere lì con te e Alexandrito, con il mio bimbo a giocare su quella spiaggia sognando un mondo migliore.
    Un bacio

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  9. @Daniela: MADAGASCAR !!! che meraviglioso, e pensare che noi ci siamo davanti....ma per arrivarci dovremmo passare dalla tanzania, anche se sto indagando se esistono traghetti dal nord del mozambico....

    @Laura: preparerò un post per te oggi, se riesco !!! sui giardini verticali

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  10. @Isafragola: ciao cara, possiamo farloa nche la prossima volta che torno in Italia !!!

    @Heidi: oye, grazie !! non sono molto brava, ma mi ci sto mettendo...

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  11. Mi cercherò qua il libro di Tessa oppure su internet.
    Mi incuriosisci molto con le tue novità culinarie, e sai che i tuoi suggerimenti li seguo sempre.
    Io per l'orticello sul terrazzo purtroppo e basta, che ho, ho usato i semi di questa associazione Kokopelli che raccoglie e vende i semi di piante in via di estinzione.
    Ho piantato pomodori e zucca, camomilla fra le piantine aromatiche basilico prezzemolo erba cipollina menta fragole e lamponi e limoni....
    fra un pò non ci passeggio più...

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  12. @Chiara: io mi ricordo benissimo il tuo bellissimo terrazzo ed ora chissà che profumo !!!la menta e la camomilla le voglio piantare pure io !!! quando torno cerco di portarti un the buonissimo che ho scoperto in Zimbabwe e ce lo facciamo con la menta fresca come in Marocco !!!

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  13. Mmm. che buoni! In portogallo li trovi anche nei bar (come le caracois, una cosa a cui non mi abituerò mai). Mai hai visto nella cucina portoghese le quantità di manteiga!! Non so se hai provato il "bolo de bolachas" ... io avevo aiutato la suocera a prepararlo e sono rimasta allibita ^_^
    Per il Gis, invece niente, non sono riuscita a convincere il mio moroso, mi spiace.

    ah, complimenti per l'orto!
    Ciao

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  14. Che bel post! E che bello vedere il tuo orto :D quando mia mamma ha lavorato e vissuto ad Asmara (Eritrea), un po' di anni fa, ha avuto anche lei un orticello :D bei ricordi!

    Il compostaggio, senza usare troppo legno, lo puoi creare con 4 bastoni ai quattro angoli, e 'circondati' dalla rete metallica (tipo per pollaio), in inglese "chicken wire"... proprio come questo http://happyfarming.com/2010/05/25/how-to-build-a-compost-using-chicken-wire/

    Un abbraccio!

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  15. Non ho seguito proprio tutti i post,però una cosa che ti invidio è che puoi spostarti per lavoro e le persone a cui vuoi bene lo accettano e ti seguono.Credo che sia la base di tutto.Per me non è così e devo sempre fare i conti con quello che gli altri vogliono che io faccia,anzichè essere felici per me.Scusa lo sfogo...

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  16. @anonimo: ti capisco sai ? anche per me all'inzio è stato così, poi con il tempo le cose sono cambiate....

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  17. @ lorenza: grazie !!! io penso sempre anche ai giardini pensili, ma credo che sperimenterò prima in casa mia in Perù

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  18. Grazie per la tua risposta e per le parole stimolanti.Mi ricordano le cose possono essere capite e costruite insieme. E il tuo blog è molto interessante.ciao-Alice

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  19. Volentieri Estrella! Se passi da Milano vitto e alloggio per voi c'è sempre!

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