con energia

Sono stata un pò assente da questo spazio, ma solo perchè ho dedicato tempo allo studio da autodidatta e il fine settimana siamo stati sempre in movimento; l’argomento di studio questa volta è stato il tema energetico qui in America Latina, tema che mi ha anche fatto capire le connessioni fra questa importante tematica e i movimenti politici in atto; tutto questo perchè ho nel cassetto un nuovo progetto sul tema energie rinnovabili, che sto cercando di far finanziare.

Sempre in questo periodo di assenza, ho fatto un’intervista per Pianeta Mamma: la potete leggere qui, e incollo súbito, per chi me l'ha chiesta, una foto dell’amaca di Ale che ha finalmente trovato una collocazione al sole perchè grazie al cambio climatico (e davvero non vorrei che fosse così), è già iniziata la primavera qui a Lima e da mezzogiorno alle quattro del pomeriggio ora abbiamo sole e vento.

In questi giorni, mi sono anche resa conto di come sono innamorata della mia vita, che mi insegna ogni giorno di più, e di come senta che il mio scoglio in questo mare, sono io stessa; credo proprio che quello che dobbiamo trovare dentro di noi stessi, sia il coraggio e la saggezza per affrontare i problemi di ogni giorno; e i figli ? io non credo che si debba ancorarsi a loro, è dargli una responsabilità che non devono avere, piuttosto possiamo proporgli un esempio significativo con la nostra vita e il modo in cui la viviamo. E mi sembra strano poter parlare così dopo 1 anno a Lima, la grande metrópoli latina, un polmone umano, io, che sempre dicevo che a Lima non ci volevo vivere neppure stampata in cartolina !!!!! invece ci sto ora, e ci vivo felice, imparando tanto dalla gente, dai furbi quanto dagli onesti. Però sento anche che la felicità mia e della mia familia è davvero poco nel bilancio umano, che devo adoperarmi anche per gli altri, e per me è significativo farlo attraverso il lavoro, proponendo e seguendo progetti che giudico importante per l’ambiente e quindi per il beneficio di tutti noi.

E sull’onda di quello che sta fiorendo in questo post, mi sento anche di consigliarvi la lettura di un libro che mi ha consigliato un’amica conosciuta grazie a questo spazio, Teresa; il libro si chiama “The Buddha in your mirror” di W. Hochswender, G. Martin & T. Morino (si trova anche la versione italiana), e visto che da tempo mi piace molto l’ottica buddista di trovare la felicità qui e ora, l’ho cercato e mi sono messa a leggerlo in inglese per fare anche un pò di esercizio; è un libro molto bello, e parla al cuore, non importa a quale religione si appartiene, visto che il budismo è una “scienza di vita”.

Per non smentire chi cerca in queste pagine di conoscere meglio questo Perù, la mia seconda patria, vi parlerò anche di altre scoperte e piatti cucinati durante questa mia assenza.
Per prima cosa vi presento la mia coca,

la tisana con farina di coca che bevo ogni mattina a stomaco vuoto: un cucchiaino di farina di coca, acqua calda e basta; all’inizio fa venir una fame ¡!! poi invece regala resistenza, sazietà, forza, e sento che è un ottimo complemento alla mia dieta; se volete approfondire l'argomento c’è questo articolo su Indymedia Colombia, è in spagnolo ma è molto completo; qui in Perù la coca è usata da tempi remoti e ancora oggi sull'altipiano i campesinos masticano foglie di coca, e usando la sua farina, se ne può fare un uso benefico senza arrivare agli estremi dell'uso dell'alcaloide che se ne deriva.
Invece se volete cucinare un piatto veloce e scenico, c’è l’arroz tapado, che io faccio in versione non piccante per Ale, cioè senza aji amarillo; vi scrivo la mia ricetta: la base bianca è riso bianco del giorno prima, oppure cucinato alla peruviana (si mette a soffriggere aglio nell’olio, poi si alza al massimo la fiamma e si versa 1 bicchiere e mezzo di acqua e quando questa è calda, si mette 1 bicchiere di riso, e si lascia cuocere finchè l’acqua non si è assorbita, a questo punto si abbassa la fiamma e si mette il coperchio bien ermetico, e dopo 5 min si spegne il fuoco e il riso è pronto )

Ricetta Arroz tapado (6 persone)

Mettere olio in una padella, versarvi ½ kg di carne trita (io uso la carne di soya uguale alla trita), e quando è cotta, aggiugere cipolla tagliata a quadratini, aglio (meglio se in crema, come spiego qui), 1 aji amarillo (io non lo uso per Ale, ma in Italia si trova nei mercati rionali grandi in cui vendono anche prodotti esotici), 2 pomodori pelati e tagliati a dadini, sale e pepe. Quando tutto è cotto, spegnere il fuoco e aggiungere ¼ di tazza di uva passa, 8 olive spezzettate (le olive peruviane hanno un sapore tutto loro, ma in Italia si può usare un oliva che abbia un buon sapore anche da cotta), e 3 uova sode tagliuzzate.
A questo punto si prende una bella forma, magari inumidendola all’interno perchè sia più facile toglierla, e si mette in basso uno strato di riso scaldato un pò se è del giorno prima, poi il ripieno appena cotto e poi un secondo strato in alto per tappare.
Quando lo provate, mi dite che cosa vi sembra !!

Infine volevo invitare tutte le compagne di un gatto, a una rassegna culinaria che si potrebbe chiamare "La Pappa del Gatto": per il nostro gatto faccio zuppe con riso, zucca, fegato o interiora di pollo, senza sale; voi che cucinate ?