Sono tornata a casa; ho lasciato lo Zimbabwe dove mi trovavo per lavoro (notate l'architettura Vhenda delle case, comune alla zona di confine fra Zimbabwe e Sud Africa), e ci siamo dati appuntamento con Victor e Alejandriro, in un posto dove, quando ci ero stata, mi ero ripromessa che sarei tornata con loro: il Parco Nazionale del Kruger in Sud Africa, una delle aree protette più grandi del continente africano. L'organizzazione nel Parco è esemplare, e questa volta, grazie a Victor, ho notato un sacco di altri dettagli di cui non mi ero accorta la prima volta, ma alla fine è normale, lui è abituato a lavorare in Amazzonia, mentre io solo da 8 anni non vivo più in città e non sono mai stata per mesi a lavorare in foresta vergine, come ha fatto lui.
Questa volta abbiamo deciso di lasciare le strade asfaltate e di andare per strade sterrate, e la scelta anche se difficile, ci ha ricompensato perchè abbiamo incontrato un sacco di animali anche se mi sono solo un pò preoccupata quando abbiamo rischiato di restare intrappolati fra due gruppi di elefanti perchè il "capo" del gruppo di fronte a noi, aveva deciso che non potevamo passare finchè loro non erano passati tutti e intanto un altro gruppo ci stava passando da dietro e quindi abbiamo aspettato 20 minuti in silenzio, riconoscendo i diritti di precedenza e sperando di non rimanere isolati in mezzo al gruppo di elefanti.
C'e una zona del Kruger dove non ci sono molti elefanti, quindi ci sono alberi più densi ed enormi ragnatele tese fra un albero e l'altro; noi siamo andati avanti con i finestrini chiusi, perchè le tele sono anche ai lati della strada ed i ragni proprio non mi piacciono, anche se Victor dice che questi non sono velenosi, mentre uno che abbiamo visto su di una pietra e che sembrava uno scheletro preistorico, quello si era un ragno velenoso ed anche senza foto, credo che non me lo scorderò più tanta impressione mi ha fatto.
La sera abbiamo incontrato un Ocelot vicino al posto dove abbiamo preparato da mangiare, ed Alejandro mi ha fatto pensare quando un'ora prima mi aveva tirato via dal posto dove poi è apparso l'ocelot, dicendomi che dovevo andare sennò arrivava il gatto e lui ha un rispetto molto particolare per i gatti... ma lui poi ha detto che non aveva visto l'ocelot quando mi aveva portato via.... non so, sarà un sesto senso dei bambini, però l'episodio mi ha incuriosito.
Ale ormai ha quasi 4 anni e si ricorda tutto quello che gli capita nei dettagli, per cui si ricorderà tutti questi animali, la prossima volta che li studierà a scuola; ora non va a scuola, sta con noi e viaggia con noi, e questa è l'unica stabilità che gli stiamo dando: la nostra famiglia, perchè vorrei che gli rimanesse impresso che non importa dove sei o cosa ti sta succedendo, l'importante è restar unito con le persone che ami e che ti amano. Anni fa, da ragazzina, ho letto l'esperienza di un bambino i cui genitori hippy erano in giro per il mondo e lui aveva fatto un diario-libro dell'esperienza insieme con i genitori e mi era piaciuta l'idea di poter essere bambina e girare il mondo; ora che sono cresciuta, credo sia importante anche la stabilità, il senso di radici, gli amici dell'infanzia, ed infatti sto riflettendo molto su come conciliare il fascino della conoscenza e dell'apprendimento continuo, con la necessità di stabilità e consuetudine.
Ma anche se immersi in questi bellissimi posti dell'africa meridionale, nel lavoro che assorbe le giornate e spesso anche i fine settimana, e in una serenità familiare rigeneratrice, non posso non pensare con apprensione a tutte le persone che stanno soffrendo in giro per il mondo, soprattutto in questi giorni. Vi saluto e abbraccio con una frase che mi ha messo una grande grinta: in questo giorni, Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai, associazione culturale buddista nata proprio in Giappone, riferendosi alle tragedie che hanno colpito il suo paese, citando Nichiren Daishonin, ha detto:
"even if we should meet with disasters and calamities, they cannot destroy our hearts."
(anche se ci imbattiamo in disastri e calamità, state certi che esse non potranno distruggere i nostri cuori)
Carissima Estrellazul, sabato sera sono andata ad una cena africana (abbiamo mangiato sambusa di carne e bevuto succo di baobab e di ibisco), quindi dopo il rinfresco abbiamo visto un film africano, Mooladeé del regista senegalese Ousmane Sembene, se ti capitasse guardalo, é un film in africano ma con sottotitoli in italiano, parla del coraggio di alcune donne che in un villaggio si rifiutano di far infibulare 4 piccole bambine, si mettono contro tutto il villaggio, rischiano di essere ripudiate, ma non mollano.Certo é piuttosto "impegnativo" come film ma é un bell'insegnamento.
RispondiEliminaE ovviamente, dopo la serata africana, mi é tornato il mio mal d'africa..eh ci devo proprio tornare!
Intanto ti lascio il link di Matteo, un mio carissimo amico con cui ero stata in favela in brasile, lui é tornato poi varie volte in brasile ed ora vive in Guinea Bissau, ha questo blog sull'africa, magari ti interessa (www.teoghi.blogspot.com)
Mi sono dilungata ma davvero ho sete di africa in questi giorni, grazie per quello che racconti!!Daniela
grazie per aver condiviso queste splendide foto e le tue parole. un caro saluto!
RispondiEliminache meraviglia! e che avventuroso giramondo stai allevando : )
RispondiEliminagrazie per le tue cronache, un bacio
@Daniela: dai, perchè non venite a trovarci ???? grazie per il blog del tuo amico, ora lo visito !!! e per il film, lo cercherò !!!
RispondiElimina@mammamichi: le foto sono anche di Victor ed io l'ho stuzzicato tutto il tempo perchè lui le fa in automatico, mentre quel con più contrasto e profondità sono mie... si nota ancora la vena polemica eh ? hahahahaa però sono belle tutte perchè ci ricorderanno questo viaggio, anche se pensavo che Ale sarebbe stato più impressionato, invece l'ha presa normalmente, e mi sembra che quando vede una gru, si entusiasmi di più di quando vede un elefante....
@emanuela: sono contenta che le mie disordinate cronache ti siano piaciute !!!!
quali sono i dettagli che ti ha fatto notare Victor? Voglio il tecnicismo dell'amazzonia :-)
RispondiEliminafantastico, grazie e grazie per la conclusione così incoraggiante!
RispondiEliminaCiao Estrella,
RispondiEliminafantastico questo tuo viaggio! Anch'io sono molto curiosa di come Victor vede il parco, anche perchè mi sembra che già tu abbia un punto di vista cos' privilegiato su tante parti del mondo e su tante persone. Per la scuola di Alejandro non ci pensare, avrà tempo di chiudersi in un'aula e fino alle medie non è così essenziale il contatto con gli altri quando può invece avere queste esperienze di vita. Tornerò a vedere le foto con il mio piccolo e chissà , mi piacerebbe un giorno vedere un pezzettino di mondo con te. Ma per ora non è neanche un sogno, è un'utopia, però qualcosa ogni tanto è bello sognarlo. Non è che mi voglio autoinvitare, ma questo parco è uno di quelli nella mia lista dei desideri.
Sono citazioni che non dicono nulla di grandioso anzi piuttosto egoistiche :ci credo che il male toccato ad altri non può distruggere i nostri cuori.Gentile signora valgono di più la Fede ,la Speranza e l'amore quello grande gratuito rivolto verso tutti gli altri che ci ha insegnato Uno che si è fatto crocifiggere e per che si era fatto uomo per conoscere più da vicino tutte le nostre debolezze
RispondiEliminanon vale
RispondiEliminaChe meraviglia la natura!!
RispondiEliminaGrazie per regalarci uno scorcio di questi momenti e farci sognare un po' ... :D
Ciao, sono molto curiosa di sapere cosa ti ha fatto notare Victor..Insomma ancora con i bambini ci ricordiamo del suo racconto sull'amazzonia e sull'animaletto che nasconde le noci!
RispondiEliminaSe ti può consolare, i miei bambini farebbero volentieri a meno della scuola,per girare e curiosre pr il mondo.
Stai dando molto ad Ale, molta ricchezza di esperienza, ne farà sicuramente tesoro.
@BAAL: te le racconto a voce quando vieni qui !!!
RispondiElimina@teresa: ti mando un abbraccio grande !!!!!
RispondiElimina@isafragola: non è che ti autoinviti, quando volete venirci a trovare, noi siamo contenti !!! anch'io non potrei fare tanti viaggi se non dovessimo pure lavorare dove stiamo, perchè ormai vacanze di diletto in giro per il mondo, credo che non ne farò più finchè Ale non si manterrà da solo !!! per questo lavorare all'estero, è ora per noi una buona soluzione
@anonimo: di solito cancello i messaggi non firmati, ma il suo gentile signora, lo lascio perchè voglio approfittare per sottolineare che rispetto le convinzioni altrui ma in questo blog parlo delle mie che capisco sono diverse dalle sue e quindi mi aspetto che venga fatto altrettanto. Inoltre le parole che ho riportato, non sono affatto egoistiche, perchè non si vuol dire che "il male toccato ad altri, non può distruggere i nostri cuori" ma bensì che con la forza che abbiamo nei nostri cuori, possiamo superare qualsiasi sofferenza.
@carlotta: grazie, è stato anche un mio sogno che si avverava, quello di visitare questi posti con loro !!
RispondiElimina@chiara: grazie per l'incoraggiamento e ci credo visto che di esperienza ne hai molta più di me !!
Che belle, anzi stupende immagini! Il parco del Kruger ne avevo sentito parlare, e avevo pure visto un bellissimo documentario al riguardo.. pero' deve essere tutt'altra cosa vederlo dal vivo.. Per tuo figlio, capisco anche le domande che ti fai.. pero' sono sicura che questi giri saranno un'esperienza di vita inestimabile per la sua crescita e la formazione della sua persona..
RispondiEliminaPoter andare in questi luoghi con la sua famiglia é davvero un bellissimo regalo che state facendo a vostro figlio. Tanti auguri per le prossime avventure...
RispondiEliminaOh che meraviglia! Che luoghi spettacolari! E tutti questi affascinanti animali! Immagino le espressioni incuriosite di Alejandro... E come cresce il tuo bimbo che ricordo piccolino.. e mi sembra ieri ed invece sono passati già un paio di anni...
RispondiEliminaLa famiglia è il bene più grande.. come dici tu!Ti abbraccio cara... come se fossi qui con me in questo momento!