venerdì 11 novembre 2011

Com'è difficile essere famiglia multietnica in Italia...........

............ e voler lavorare fuori dall'Italia. Oggi mi sono amareggiata la mattina discutendo con una funzionaria della Questura, che come molti funzionari negli uffici immigrazione, sembra pensi solo a come mandar via stranieri dall'Italia.  Chi lavora nell'ambiente alla fine ti chiede se non hai amici in Questura o Prefettura che ti possano dare un "aiutino".  E' triste ma è vero, le raccomandazioni e la corruzione sono come una zattera in Italia.  Se vuoi fare secondo le leggi e le procedure, sei quel tonto che vuole affogare.
Dopo questi incontri, che per fortuna sono alleviati da incontri anche con funzionari che sembra invece ti informino correttamente e facciano il proprio lavoro, mi viene voglia di lasciare stare tutto così e non perdere più tempo e soldi (e tanti davvero) con i permessi di soggiorno e la cittadinanza italiana per Victor.  In Perù è per tutti noi più facile vivere e lavorare, e i nostri figli saranno cmq sempre sia italiani che peruviani.  Ma non rinuncio a parlarne, perchè magari le difficoltà nostre possono contribuire ad informare chi invece queste realtà non le vive ma potrebbe cambiarle, oppure a far funzionare in maniera più limpida queste procedure.  Noi non vogliamo documenti italiani per vivere in Italia, ma solo perchè rispetto ai documenti peruviani, con un passaporto italiano hai le porte del mondo aperte e puoi cercarti un lavoro dovunque.  Con un passaporto peruviano invece, solo per uscire dall'America del Sud, bisogna chiedere visti d'entrata in praticamente tutto il Nord del mondo (non so la Cina....ecco, magari andremo lì a lavorare la prossima volta !!), con file d'attesa, documenti svariati da presentare, vincoli sulle possibilità di lavoro.  Anche solo per venire come turista in italia a visitare la mia famiglia.
Scusate lo sfogo, e per fortuna oggi pomeriggio, quando sono tornata a casa dei miei, dopo una mattina spesa fra comuni e questure, ho trovato il pacco dei libri e dei trucchi minerali che avevo ordinato.  Un vero lusso per noi poter comprare tutto questo, e come tale me lo assaporo.

I trucchi della Neve nella trousse fatta da Chiara


Vi vorrei parlare di più di libri, in particolare di libri per bambini perchè spesso quando voglio comprare un libro per Ale, devo fare lunghe ricerche, quindi credo sia utile parlare dei libri che piacciono a me.  Oggi vi saluto con questo meraviglioso libro: Indovina che cosa succede: una passeggiata invisibile di G. Muller (Ed. Babalibri in Italia).  Senza parole, le scene che si avvicendano in ogni pagina e una storia da immaginare basata sulle orme dei vari protagonisti, che si vedono solo di sfuggita o alla fine del libro.  Una storia che stimola l'intuizione, l'immaginazione, l'acume.  E se avete bisogno di un aiuto per capire cosa potrebbe essere successo, controllate i bozzetti fra la copertina e la prima pagina !!
  
Un'illustrazione dal libro Indovina che cosa succede, di Gerda Muller

9 commenti:

  1. Non me ne parlare! Ci vuole la pazienza di Giobbe per star dietro alla burocrazia italiana. Mio marito ha fatto domanda per la cittadinanza un anno e mezzo fa, e, secondo quanto ci hanno detto, potrebbe dover aspettare ancora altri due anni e mezzo!!

    RispondiElimina
  2. @Laura: si, noi questo ottobre abbiamo compiuto 3 anni ma oggi ci hanno proprio detto che si può aspettare anche 4 anni dalla presentazione della pratica. Perchè tanto tempo ? se è per vedere se regge il matrimonio, potrebbero cambiare le regole per presentare la domanda di cittadinanza, quindi ormai sono convinta che è solo per mettere in difficoltà chi italiano non è.

    RispondiElimina
  3. Ciao, guarda, ti posso dire che, da italiana sposata ad un altro italiano, la mia amministrazione comunale, del paese in cui risiedo, non ha ancora capito, da oltre 15 anni, che la residenza ed il domicilio sono due cose diverse.....quindi.
    Io ti consiglio la classica "scena madre" sai quella di stampo napoletano (loro sono i migliori in ciò)in cui strilli e strepiti e gliene dici di tutti i colori? la situazione non migliorerà, ma almeno ti sei sfogata.
    L'ignoranza purtroppo è imperante

    RispondiElimina
  4. Il nostro paese e` uno stress continuo. Mi sono iscritta all'AIRE, non ti dico le 'rogne'... l'ultima mi e` arrivata una lettera (a casa in Italia, dove la vicina me l'ha rispedita qui in Inghilttera, gentilmente) che non dice nulla ma solo "Esattoria Isernia"... tipo da panico, perche` pensi sempre al peggio. E poi Isernia? Non c'ho mai abitato. Io adesso in Italia non ci torno per un po' e quindi mi tocca fare una delega a mia madre, e romperle le scatole... Ma si puo`?

    Abituata troppo bene qui in Inghilterra che spesso mi risolvono tutte le questioni addirittura tramite email!

    Un bacio e abbraccio! Lorenza x

    RispondiElimina
  5. Mi sembra molto bello questo libro! Secondo te, è adatto per bambini a partire di quale età? (pensavo alle bambine della mia amica italiana..:) )
    Per la burocrazia, mi sembra che siano tante cose da cambiare e migliorare in Italia..

    RispondiElimina
  6. @Ellemme: cara, questo è il link all'edizione francese (http://www.ecoledesloisirs.fr/php-edl/catalogues/fiche-livre.php?reference=38956); Ale ha 4 anni e mezzo e leggo sul sito francese che è consigliato dai 3 ai 5 anni. A me questa disegnatrice piace molto perchè le illustrazioni sono accurate, e con colori riposanti. L'idea alla base del libro mi è piaciuta molto. Rispetto alla burocrazia, condivido la tua opinione, e quando ho a che fare con funzionari pubblici, cerco di far capire altri punti di vista. Io stessa leggo la stampa estera per capire meglio come funzionano le cose all'estero visto che non sarebbe male copiare le idee degli altri che funzionano, no ?

    RispondiElimina
  7. @Lorenza: anch'io volevo iscrivermi all'AIRE ma per ora aspetto perchè a parte magari pensarci 2 volte ora che mi racconti questo, non vorrei che poi sia un'altra scusa per non dare a Victor la cittadinanza italiana.

    @FastiFloreali: sai, io ora parlo di queste nostre questioni personali, perchè il blog è l'unico veicolo che ho per far conoscere realtà che non si leggono sui giornali o non si ascoltano in tv, ma io di persona è difficile che mi metta a litigare; ho assistito a molte scene in Prefettura, ma non servono a nulla se non ad uno sfogo momentaneo e perchè non sono quelle che stanno agli sportelli, le persone che decidono alcuni meccanismi.

    RispondiElimina
  8. sicuramente la Scena Made è inutile, sicuramente nella maggior parte dei casi chi è in front-line non decide, è come quando il treno porta ritardo e noi inveiamo contro il macchinista che nulla ha a che vedere con la linea elettrica.....ma permetti che mi faccia sentire, nei limiti della decenza, quando, Io devo portare la copia di una legge che gli ufficiali di sportello non conoscono o che devo aspettare la tal dei tali per pagare la mia bolletta perchè lei deve chiacchierare dei fatti suoi? Perdonami l'irruenza ma l'argomento è troppo vasto e ricco di sfumature, per me già le persone che entrano in un luogo pubblico e non danno cenni di saluto sono maleducate, figuarti cose del genere!!!

    RispondiElimina
  9. @pastifloreali: non sei irruente, io stessa posso sembrarlo quando commento le mie avventure con le autorità italiane ma le leggi possono anche essere complicate: la differenza la fa chi le deve applicare. Ti dicevo che non sono capace di armare una scena, ma alzo anche io la voce quando vedo funzionari che lavorano male.

    RispondiElimina

che stai pensando ?