sabato 13 agosto 2011

quando si è nati in paesi diversi....

... e ci si mette insieme, ti si apre un mondo, ma quel mondo in qualche modo te lo fanno pagare caro.  Ci sono notizie che non si leggono sui giornali, ma si conoscono solo se si visitano realtà come gli ospedali, le questure, i posti di polizia, le prefetture, le ambasciate.  Tante storie ho conosciuto, ma io ora racconterò solo alcune cose che sono capitate a noi e che mi hanno particolarmente indignata:

- quando Alejandro nasce, in Italia, chi lo registra al comune, usa solo il primo cognome del papà (in America LAtina, si usano due cognomi, il primo del papà, il secondo della mamma), poi dopo 1 anno, un altro funzionario si accorge che la legge italiana vuole che il bambino abbia esattamente lo stesso cognome del papà (2 cognomi, non solo uno), quindi correggono l'atto di nascita, ma Ale era già registrato dappertutto, incluso sul mio passaporto, con l'altro cognome, quindi bisogna cambiare tutti i documenti;  senza contare che in Perù invece viene registrato con il cognome del papà ed il mio, quindi il suo passaporto italiano e quello peruviano ora hanno cognomi differenti.... e se neppure chi deve applicare le leggi le conosce e genera problemi gratuiti....

- quest'anno, prima di venir qui, devo far cambiare la tessera sanitaria di Alejandro perchè non ho ancora fatto il cambio secondo il nuovo cognome (vedi sopra); il funzionario vede nome e cognomi stranieri, e non gli importa l'atto di nascita di un bambino nato in Italia da madre italiana, vuole il PASSAPORTO per dimostrare che il bambino è italiano e che può rifare la tessera sanitaria (che sembra per gli italiani sia diversa che per gli stranieri, infatti a Victor quella eletronica non è mai arrivata, a noi si.....); ma a voi chiedono il passaporto di vostro figlio per dimostrare che è italiano, quando dovete fare dei documenti ?

- quando ci trasferiamo a Roma a lavorare e dobbamao passare l'assistenza sanitaria sulla Regione Lazio, mi metto in fila alla ASL e passo liscia i documenti per me e Ale, ma per Victor, come sempre, un problema che mi fa litigare con l'intero ufficio: vogliono un atto firmato dalla Polizia che autorizza Victor a spostarsi da Milano a Roma..... ma ditemi voi se è ragionevole che un cittadino straniero incensurato che viene in Italia per stare con la sua famiglia, debba informare la polizia se va a stare un anno da qualsiasi parte del territorio nazionale ?

- aeroporto di Amsterdam, controllo passaporti: io ed Ale andiamo lisci con i nostri passaporti di cittadini della UE, ma al momento del controllo del passaporto di Victor, come sempre,  le indagini, anche se lui ha regolare visto per ricongiungimento familiare (quelli che danno per matrimonio con cittadino italiano); improvvisamente la funzionaria UE chiede a Alejandrito se Victor è suo padre..... ma che domanda è ? che controlli sono ? vuole dire che io faccio traffico di visti ? ma perchè mettere in mezzo un bambino ? se Victor ha un visto autentico, originale, in regola, e tutto quanto si possa immaginare, si suppone che abbiamo già passato tutte le investigazioni precedenti, perchè dover ancora insistere ?

- scena di quattro anni fa: sono al nono mese di gravidanza, andiamo in Italia per far nascere lì Ale e semplificarci la vita con i documenti, e in questura (Milano), prima il funzionario alla porta cerca di depistarci (lo ripeto, apposta danno informazioni sbagliate) e poi, una volta dentro, aspettiamo 9 ore per finire il carteggio di Victor, 9 ore per una donna con 9 mesi di gravidanza, senza poter andare in bagno perchè non c'è !!! intanto aiutiamo chi è lì, arabi, latini, nessuno capisce i documenti da compilare che sono solo in italiano...... ed ascoltiamo storie tristi, lamentele, litigi con i funzionari della prefettura, perchè la strategia è quella di creare problemi, di ostacolare.

- scena del dicembre scorso (2010): andiamo in Prefettura a chiedere a che punto sta la pratica per la cittadinanza italiana di Victor, inoltrata l'ottobre 2008, quindi più di 2 anni prima.... ci dicono solo che è stata APERTA in febbraio 2010, cioè 1 anno e mezzo dopo che è stata inoltrata !!!! ora non sappiamo quando Victor avrà la cittadinanza, solo so che il suo Visto scade il maggio dell'anno prossimo (2012) e dovremo fare i salti mortali per rinnovarlo (visto che lavoriamo in Africa), sennò lui non può più entrare in Europa, neppure in transito....

Si, quando si è nati in due paesi differenti, e quando non puoi uscire dal tuo continente ed andare a Nord senza un visto, è difficile, ma anche per questo stiamo in Perù o in paesi dove tutti e tre non abbiamo problemi a vivere, muoverci, lavorare e per me immigrare in Perù è molto più semplice che per Victor in Italia.

Eppure sono convinta che sarà il futuro stesso ad aiutarci, perchè la società, anche in Italia, sta diventando sempre più ricca di etnie, di unioni di culture diverse, come la nostra.  Spero che  le mie battaglie per rispondere all'indignazione, siano un contributo a generare questo cambio.  Noi già ne siamo parte, come famiglia metà peruviana, metà italiana, che ora vive e lavora nell'Africa Meridionale.


12 commenti:

  1. E' tutto cosi' assurdo! Tutta questa burocrazia andrebbe semplificata ..oramai è un mondo ricco di unioni miste!Perchè tutti questi ostacoli? mah..E il fatto della tua attesa di 9 ore quando eri incinta è davvero scandaloso :/

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  2. Queste cose mi fanno vergognare di essere Italiana. Sono piu` di 10 anni che abbiamo un governo che e` basato sull'ignoranza totale, sul fregarsene di aiutare, sul non sapere neanche le leggi e le practiche che devono sapere loro per lavoro e per cui vengono pagati uno stipendio.

    Mi viene un conato allo stomaco nel sentire le ultime notizie economiche del nostro paese. Io sono qui da ragazza piccola, il mio compagno inglese, ormai mi sento piu` britannica (come cultura mentale) che Italiana (aime`) ma anche se volessimo tornare a casa non ci sarebbe un gran futuro (due architetti ti immagini? Dove molti miei altri amici/colleghi hanno due o tre lavori per pagare le bollette, perche` si vien trattati a pesci in faccia). Ma ti sembra giusto?

    Scusa per lo sfogo... e` che storie come le tue (ben piu` serie delle mie) e storie dei giovani Italiani che per trovare un posto decente di lavoro, per poter mettere in atto le loro conoscenze, i loro studi, le loro capacita` devono 'scappare' all'estero mi fan venire la bile verde.

    Ma quando cambieremo, come popolo? Quando diremo 'adesso basta'?

    Un abbraccio e spero le vostre pratiche, soprattuto per Victor si risolvano presto.

    L xxx

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  3. E' davvero una vergogna , in Italia si incasinano persino con il doppio nome, con la virgola, senza virgola, e aimè anche con le "doppie".
    Chi ha il cognome con le lettere"doppie" si ritroverà sicuramente documenti diversi e cf errati.
    Siamo rovinati!

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  4. Quello che racconti é incredibile, eppure so che non ti sei inventata niente. È una vergogna, é da medioevo culturale, poi si parla di cittadini del mondo e si mettono bene in vista le bandiere di altri paesi... se solo sapessimo cosa fare per cambiare queste bruttissime situazioni. :(

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  5. Che tristezza! Per fortuna c'E l'amore che unisce! Un abbraccio forte!

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  6. Ma che schifezza.
    Comunque posso dire che anche mio figlio, nato da genitori svedese e italiana (quindi in possesso di doppia nazionlitá per diritto, e in piú in pieno territorio EU, dove tutto é piú facile), ha avuto il riconoscimento ufficiale della cittadinanza italiana da parte del Comune italiano ben due anni dopo la nascita.
    Subito dopo la sua nascita, invece, l'Ufficio immigrazione svedese ha pensato bene di spedirmi una lettera intimandomi di far domanda di permesso di soggiorno per il bimbo, questo nonostante lui sia giá cittadino svedese, e dimenticando che i cittadini UE non devono piú richiedere il permesso di soggiorno in Svezia.

    In italia comunque non si smentiscono mai.

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  7. @Dreamy Melrose: eh si, queste sono un pò di cose che mi fanno ribollire il sangue

    @wheredorootsbelong: grazie per gli auguri, e sto vicino a te in tutti i tuoi post in cui parli di questo "adesso basta", io pure, da lontano, sento che devo fare qualcosa, che sono sempre cittadina italiana e che il mondo ti apre la testa, giusto per contribuire a migliorare il tuo paese, perchè sia più aperto e ricco di diversità e tolleranza

    @bruskamente famiglia: si, in Italia tutto può succedere, è il bello ma anche il brutto di alcune situazioni

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  8. @Sybille: sai cosa mi sconvolge di più ? che abbiamo le leggi, ma che poi non siano uguali per tutti; quando Victor ha chiesto il permesso di soggiorno, avrebbero dovuto darglielo di 10 anni e non di 5, perchè il suo caso è particolare, ma di fatto lo danno a tutti di 5 anni, questo è un esempio di applicazione come vuole il governo di turno. Per non parlare di quelloc he mi raccontano altri amici che lavorano con gli immigrati, le parzialità che si fanno e che poi in Italia non si sanno perchè è vero solo quello che racconta la televisione e questo non lo racconta.

    @mammamichi: si, anch'io provo tristezza, ma poi anche la voglia di alzare la voce, anche sia solo in questo spazio piccolo e sperduto nel mare della web

    Morgaine la Feè: quello che mi racconti un pò mi consola, però pensa che se abbiamo problemi noi che siamo cittadini di questi paesi, che ostacoli ben maggiori dovranno superare le persone che invece vengono da fuori ?

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  9. grazie di denunciare questi orrori.. è terribile quello che scrivi!!

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  10. @Mamma C: di solito in questo blog parlo d'altro, di idee, aspirazioni, scoperte, ma poi ho pensato che testimoniare quello che si vive, è pure importante, perchè si potrebbero muovere ancora più eventi.

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  11. Ho letto solo ora questo post...e mi viena da sorridere perchè non mi sento più sola in questa continua lotta con la burocrazia...Credo che se antichi viaggiatori avessero dovuto sopportare tutte queste fatiche il mondo oggi sarebbe ancora per gran parte sconosciuto!
    Laura Najma

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  12. @Laura: hai ragione, la fatica che ti genera la lotta con la burocrazia, quasi ti fa passare la voglia di muoverti !!

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