giovedì 30 dicembre 2010

festa dentro

Tempo di freddo, di sole che illumina la condensa del vapore sui vetri, di coccole dolci per bilanciare i rigori dell'inverno, che poi non è tanto freddo in città ma è tanto freddo per me e Alejandrito che guardiamo allibiti Victor che indossa solo maglie a mezze maniche e tute leggere per uscire.  Vista la stagione, vi accolgo quindi con una cioccolata calda alla cannella, cucinata secondo la ricetta suggerita nel libro La Cuisine des Fées, che ho tanto atteso e che sto cominciando ad assaporare; ecco qui la ricetta, diversa da quella semi solida che si beve in pasticceria, perchè più liquida e meno dolce (dosi per 3 tazze): 250 gr di cioccolato nero al 57% di cacao minimo (ho usato il  cioccolato fondente), 60 cl di latte intero (600 gr), 40 cl di crème fraiche liquida (400 gr, io ho usato panna), 2 piccoli bastoni di cannella.  Si comincia grattuggiando il cioccolato, e intanto si fa scaldare in un pentolino dal fondo spesso, il latte, con panna e cannella.  Prima che il latte bolla, si spegne il fuoco, e si lascia raffreddare un poco, perchè assorba più aroma dalla cannella.  A questo punto ritirare i bastoni di cannella e versare il cioccolato.  Mescolare il tutto fino a notare il cioccolato completamente sciolto.  Ora rimettere la cioccolata sul fuoco e farla riscaldare a fuoco dolce qualche minuto, finchè non si noterà più cremosa.  E' buona da sola oppure con dei wafer, come ha provato Alejandrito.  Giusto per una mattina speciale, visto che non mi piace dargli molto cioccolato: lo esalta troppo !!!!
E' bello viaggiare, ma a volte mi manca la facilità di organizzazione che ho quando sto a casa mia, con le mie cose, i miei spazi, i miei ritmi.  Sappiamo che siamo qui solo di passaggio,:dobbiamo ancora arrivare in Africa e lì ci metteremo un pò prima di trovare una dimora stabile, che è quello che è più importante per me e Victor, una casa sempre nello stesso posto, con gli stessi vicini, gli stessi amici, gli stessi negozi.  Dopo tanto tempo, abbiamo deciso dove stare, e abbiamo pure fatto un disegno bellissimo del nostro nido, che costruiremo con materiali semplici e tradizionali; ora con la fantasia la stiamo già edificando, così quando sarà davvero il momento, sarà come dover riprodurre un disegno, e saremo velocissimi...... beh, tralasciando i problemi che si hanno nella realizzazione concreta di qualsiasi progetto, ma per quelli ho entusiasmo da vendere !!!!

Le foto qui sopra sono di Ale (meno quelle del libro, fatte da me per voi).  Appena arrivati, non aveva neppure un gioco, così gli abbiamo comprato un trenino di legno ed è da 1 mese che ci gioca ogni giorno tutto il giorno, un pò da solo, un pò con la nonna.  Nello stesso posto (da Daelli, a Milano), gli abbiamo comprato anche questo libro-puzzle sul treno a vapore, ed è buffo, perchè Ale sa a memoria il testo di ogni immagine, come se sapesse leggere.  Questo negozio è un bel posto per chi ama giochi di legno e cerca materiali di ispirazione steineriana, peccato che a volte chi vende non sia altrettanto gentile come l'atmosfera creata dalle belle cose che vende, atmosfera vibrante perchè il legno, la lana cardata, la cera d'api, trasmettono ancora il suono della natura brulicante di vita in cui sono stati immersi prima di venir plasmati dall'uomo in altre forme e colori.


Questo dicembre è stato stare insieme con i miei genitori, tornare a scherzare e a discutere come facciamo sempre, vedere Alejandrito innamorarsi dei nonni italiani che non vedeva da 2 anni.  E' stata una festa dentro di noi, lontana dalle corse ai regali, un pò perchè mi sono abituata a passare dicembre alla maniera peruviana (acquisti solo per la famiglia, comprando quello che si aspetta tutto l'anno), un pò perchè per gli amici più cari, non ho fatto proprio a tempo ad organizzarmi visto che fino all'ultimo sono stata in giro per Nord e Centro Italia per lavoro.  Ma troverò il modo per un pensiero per i miei amici di sempre, appena avrò rimesso un pò di radici in Africa, dove ci aspetta l'estate il prossimo mese, molto, molto presto.

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