In Perù non ci sono le pensioni, quindi molto spesso i genitori vivono con i figli ed i nipoti; in Perù è molto diffusa la dimensione della casa, e gli appartamenti hanno preso piede su larga scala solo a Lima, per ragioni di spazio metropolitano. Quindi se penso alla mia famiglia ora in Perù, penso fisicamente a 10 persone che vivono con me. La gestione dello spazio non è difficile: mamma-papà-bambino più piccolo dormono nella stessa stanza (x 2), le bambine dormono insieme in una stanza loro, la nonna dorme con un altro bambino, la cucina, il salotto, la lavanderia sono comuni. I bagni sono abbastanza per non generare disordini soprattutto la mattina quando ci sono 4 bambini che vanno a scuola e un adulto che esce molto presto. La nonna cucina per tutti, ci si divide la spesa, si comprano riso e zucchero a sacchi di 20 kg. Ognuno cerca di fare la sua parte perchè non manchi l'essenziale a nessuno.
Io sono sempre stata abituata alla dimensione casa che contiene la tua famiglia, quindi solo i miei genitori e mio fratello, invece qui Ale si sveglia e va a dormire con i suoi cugini e non ci sono baby sitter ne donne delle pulizie, ci si organizza e si copre ogni necessità. Io posso lavorare da casa e so che Ale è tenuto d'occhio, vado a fare un giro, e mi porto dietro tutti i bambini, quelli più grandi che mi aiutano con i più piccoli.
Malgrado non sia affatto una persona introversa, è stato difficile abituarmi a un'altra maniera di gestire spazi e tempi, per questo in casa nostra mescolerò le due tradizioni: saremo solo noi tre ma ci saranno abbastanza stanze perchè si possano fermare i bambini della nostra famiglia, visto che non saremmo tanto lontani e che io voglio molto bene ai miei nipotini e sono attaccata soprattutto alle bambine.
E i bambini vanno quasi sempre d'amore e d'accordo; Ale si sta abituando che deve rispettare gli altri e quando nessuno vuole giocare con lui, gioca da solo (cosa che le maestre dell'asilo vedono super male..... ma della pedagogia alla peruviana non ho voglia di parlare ora). In più, si sta abituando a condividere le sue cose con gli altri, senza che glielo debba chiedere io e a difendere i suoi cugini: l'altra volta la cuginetta più grande non voleva attraversare la strada per paura di un cane, e lui si è messo davanti a parlare con il cane e l'ha fatto muovere più lontano. Certo, ci sono anche degli aspetti difficili nello stare così insieme, ma fanno parte del gioco, e bisogna imparare a gestire pure queste situazioni ma mi sono resa conto che un cuore aperto e generoso è sempre compensato. Però quello che mi viene veramente facile fare, perchè già lo facevano fra me e mio fratello i miei genitori, è non far sentire ai bambini differenze di trattamento e se alla fine non sono tutti figli miei, lo stesso non riesco a fare qualcosa per Ale, se almeno non lo posso fare per l'unico altro cuginetto maschio e se Victor fa dei giochi di legno, li fa anche per il cuginetto di Ale, uguali perché siamo una famiglia e fra di loro non ci devono essere differenze.
E forse un giorno, loro astrarranno la loro esperienza per capire che noi siamo tutti quanti un' enorme famiglia e non ci deve essere la differenza di trattamenti che è alla base di parole brutte come il razzismo, la xenofobia, l'apartheid.
E forse un giorno, loro astrarranno la loro esperienza per capire che noi siamo tutti quanti un' enorme famiglia e non ci deve essere la differenza di trattamenti che è alla base di parole brutte come il razzismo, la xenofobia, l'apartheid.
che post interessante! Io non sarei capace, ma poi forse e` dovuto agli spazi ristretti e ad una vita stressante (dovuta ad una societa` stressata meglio dire). Magari in altre situazioni o in un altro paese, culturalmente diverso, invece sarebbe proprio possibile :) bellissimi i giochi di legno fatti a mano! Lorenza xoxo
RispondiEliminaAscolta, vedi di chiedere a Victor di portare gli atrezzi per il legno: mi piacciono un sacco!
RispondiEliminaPerù=10
RispondiEliminaItalia=2 e orfani
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RispondiEliminaLa famiglia di mia mamma é molto numerosa (sono in 7 sorelle tutte sposate e con bambini!), non viviamo fisicamente insieme ma molto vicini, così le mie zie per me sono come sorelle maggiori, ed io una sorella più grande per i loro figli..spesso passo da loro per mangiare o dormire anche all'ultimo momento, senza bisogno di telefonare x avvisare, so che per me é sempre pronto un posto ed un piatto e viceversa per loro naturalmente, quando le mie zie hanno bisogno prendiamo noi i bimbi da guardare etc..io la adoro come cosa e penso che anche ad Ale piacerà tanto anche da più grande!
RispondiEliminaNon riuscirei a vivere senza uno spazio solo mio e mio marito è peggio di me. Ma mi piace l'idea di una casa aperta in cui amici e parenti possono venire quando vogliono. Purtroppo anche questo per ora è logisticamente complicato, vedremo in futuro.
RispondiEliminaIl treno di Victor è da lacrime agli occhi. Mi adottate così poi lo deve fare anche per me?
@Isafragola: si, anch'io ho bisogno del mio spazio, credo sia perchè sono stata abituata in una famiglia piccola; quest'esperienza non è sempre facile per me ma vedo che ad Ale fa bene, quindi anch'io la vivo più facilmente, e certo, casa nostra, quando finalmente sarà pronta, sarà un pò come dici tu, aperta ma intima. Dirò a Victor che il suo treno ha avuto successo, gli farà molto piacere !!!! ma dai, venite a fare un giretto di nuovo in Perù ?
RispondiElimina@Daniela: che fortuna una famiglia numerosa !!! è bella la solidarietà ed anch'io ho scelto questa soluzione: vivere vicinissimi, ognuno con un proprio spazio, anche se è bello vedere i bambini che il fine settimana, giocano insieme sempre, ma appunto è bella la possibilità di avere sempre un posto dove fermarsi quando si ha voglia.
@Orfana: mamma, tieni duro, oggi ho accettato il contratto, adesso vediamo se arriva l'ok da roma
@Baro: noi si aprirà un laboratorio di falegnameria o un ristorante in mozambico sai ???
@Lorenza: in Italia, soprattutto nel Sud Italia, si vive ancora così a volte, ma credo sia questione di abitudine, perchè è difficile sceglierlo come soluzione abitativa se non l'hai vissuto da piccolo, credo. A me a volte costa il non poter decidere della gestione degli spazi, dell'estetica, ma poi la bilancia si equilibra se penso che anche a me serviva sviluppare di più le mie capacità di democrazia e tolleranza per le opinioni degli altri. Grazie per i complimenti ai giocattoli di legno, io non sarei proprio capace di farli !!!
Io prenoto una cassa da morto :mi piacerebbe un bel verde lucido tipo il divanetto che mi piace della Galerìa Delbarrio.Dici che Victor potrebbe....
RispondiEliminamamma, se vuoi Victor ti fa il divano invece !!!
RispondiEliminaBellissime le foto che hai messo in questo post e il modo come racconti...! Buon proseguimento!!
RispondiEliminaNoi siamo in cinque in una casa molto piccola, in città.vale lo stesso come esperienza di spazi condivisi?
RispondiEliminaCondividiamo decisamente il bagno la mattina,la cucina è un unico grande locale con in un angolo un divano così quando viene qualcuno lo facciamo accomodare lì e gli diciamo " Ti accompagnamo in salotto!"
Ho avuto una grande parentela, composta da nonne e nonni e zie e zii, molto anziani, abitavano tutti in un paesino sopra l'appennino fiorentino e andavamo a trovarli spesso.
A volte mi piaceva a volte no, dipendeva molto dalla volgia di giocare o stare con i cugini , e dalle critiche delle zie della mia mamma...però adoro avere una famiglia numerosa e devo ammettere che vorrei si allargasse ancora.
anch'io Chiara vorrei che Ale avesse altri fratellini !! mi piace pensare a voi 5, e immagino come sarà grande la tua famiglia quando sarai nonna !!! purtroppo ora gli spazi urbani si stanno evolvendo in spazi molto piccoli anche in america latina, e si sta perdendo questo vivere insieme con i parenti, modello ereditato dal passato, che è difficile per me non abituata ma che è anche un gran appoggio in molte situazioni.... così cerco di mediare e di trovare la mia soluzione
RispondiEliminaallora sei in Peru? terminata l'esperienza sudafricana? io sto ancora aspettando il mio container, ma tutto bene, molto meglio, un bacio.
RispondiEliminasono ancora in sudafrica fino a fine mese, ma sono appena tornata dal mozambico con nello zaino un bel lavoro fatto tanto che il mio responsabile qui mi diceva che la strada del progetto fa le curve che voglio io, bel complimento no ?
RispondiEliminaProprio in questo momento il nostro appartamento lillipuziano sta ospitando (oltre a noi 3 e 1/2) anche i miei genitori, e in tanti ancora si alterneranno quando nascerà la secondogenita. La cosa che rimpiango è di non avere una casa un po' più grande per rendere la convivenza più semplice, ma chissà.. magari un giorno riusciremo ad avere un appartamento tale da poter ospitare chi vogliamo senza problemi..
RispondiEliminaAnch'io adoro i giochi che fa Victor!!
E' bellissimo quello che racconti... certo, non deve essere sempre facile, soprattutto trovare un po' di intimità... però, se penso anche alla mia esperienza, quando si è tutti insieme, con nonni e zie, tutto sembra più semplice e i bimbi sono più sereni!
RispondiEliminaciao Estrellazul! La tua visita è stata una bellissima sorpresa, grazie! Ho scoperto il tuo blog ieri tramite quello di Kosenrufu mama e mi sono ripromessa di visitarlo con calma, ma sei passata prima tu da me! ^^ Adesso eccomi qui a conoscerti, e la prima cosa che mi viene in mente è che dev'essere un'esperienza incredibile vivere in una famiglia così grande! Noi in casa siamo solo in quattro, quindi non tanti quanto voi, però la cosa che mi piace è che siamo riusciti a creare un ambiente aperto e pieno di calore per tutta la famiglia, tanto che i miei cugini qui si sentono come fossero a casa loro, non come degli estranei. E' una cosa bella. E sono d'accordo che non si debbano fare differenze tra i bambini, ne soffrirebbero.
RispondiEliminaUn abbraccio ^^