
Approffittando quindi ancora del caldo tiepido, questa settimana Ale ha potuto sorseggiare la tisana di ananas e menta e la chica morada, che messe in frigo, durano per alcuni giorni. La prima la preparo con le bucce dell'ananas che uso per fare la macedonia per la nostra colazione, e foglie di menta fresca: si fa bollire acqua con la buccia dell'ananas, poi si spegne il fuoco, si aggiunge la menta e si lascia raffreddare. Non serve zuccherarla, provatela cosí !!! Con Gladys, l'abbiamo fatta anche per il compleanno di Alejandrito, servita nell'anfora di terracotta, praticamente l'hanno bevuta solo gli invitati peruviani perché gli altri hanno preferito coca-cola anche per i figli, peró credo perché non si fidavano a bere dall'anfora..... peró Ale ci beve e sta bene.
La chica morada invece é una delle bevande tipiche del Perú: si usa il mais nero (lo stesso che ho usato per questa collana), che si compra secco e che si trova anche in Italia nei negozi di prodotti latini; si mette questo mais nell'acqua e si fa bollire finché non inizia ad aprirsi leggermente; poi si lascia raffreddare una notte senza togliere il mais; il giorno seguente, si toglie il mais e si puó bere, aggiungendo mela a pezzetti e un pó di zucchero; per bere l'intruglio, aspettare cmq che la mela si sia un pó colorata di rosso, come fosse uno zuccherino.


E poi oggi pomeriggio, mentre l'angioletto dormiva, ho preparato una sorpresina da spedire nella selva a Victor, visto che il 20 maggio compie gli anni: ho fatto i miei primi cioccolatini !!!!! ho seguito le istruzioni del libro Je veux du chocolat di Trish Deseine, e non sono venuti troppo male, l'unica cosa che non era scritta nel libro (Trish é un pó imprecisa), era di sbattere gli stampi per far uscire le bolle d'aria, che infatti si vedono ancora in alcuni punti. Se vi interessasse il procedimento, lo posso scrivere, basta che me lo segnaliate nei commenti, ora ho un pó sonno. Domani li fasceró e li metteró in una bella scatola.


ps. per chi si sta domandando dove abbia trovato gli stampi e il cioccolato de coverture (non so come si dica in italiano, é quello per fare i cioccolatini, qui si chiama anche de reposteria o de cobertura, perché é piú ricco di burro di cacao, rispetto al cioccolato che si mangia), dicevo, ho comprato tutto Made in Peru: una placca di stampini di plastica del costo di 0.25 euro al mercato di San Juan (c'é una parte del mercato dedicata solo a questo !!), e 300 gr di cioccolato ottenuto da cacao peruviano (ho usato quello al latte perché a Victor piace tanto), dal costo di 3 euro perché é di buona qualitá; insomma, visto in euro o in soles, é sempre un regalo frugale ma d'effetto, da ripetere quindi.
Ciao Estrella,
RispondiEliminabravissima a fare i cioccolatini, io non mi ci sono ancora mai cimentata! e ottime anche le due ricette delle tisane.
Voglio chiederti una cosa che con questo post non c'entra nulla: ho visto che fai dei bellissimi paralumi con la carta di riso; dato che vorrei farne un paio anche io per "occultare" gli orrendi lampadari della casina che abbiamo preso in affitto, c'è qualche post dove spieghi come farli, o mi puoi suggerire in internet dove cercare?
ti ringrazio fin da ora...
un abbraccio
Valeria
Ciao Maria Claudia... :-)
RispondiEliminama come fai a conoscere tutte queste ricette? Ti propongo una cosa che avevo in mente già da un pò di tempo ma che ti confido solo ora... perchè non scrivi un libro di cucina? Mi spiego meglio.. non proprio un libro di cucina.. ma un libro che racconti dei profumi, dei colori, delle ricette, degli usi e dei costumi della tua nuova terra...
So che gli impegni sono tanti.. tra lavoro e famiglia.. ma pensaci.. potrebbe essere una sfida divertente...
Almeno ti posso garantire che io sarei la tua prima acquirente!!!
Ti auguro una domenica di sole...
un abbraccio al tuo piccolo Alejandro che cresce giorno dopo giorno come un fiore...
Cara bella non ti dico che sei un'asinella ma di stare attenta perche' non lo credano gli altri visto che gli asini discendono solo da altri asini faremmo del male a tutta la famiglia poi tu e tuo fratello siete il nostro orgoglio.Ora c'e' li piccolo imperatore in cima alla scala poi nuora e genero.Non ti preoccupare per i cioccolatini con le bolle Victor lo sa che sei un po' pasticciona...........
RispondiElimina@Valeria e Marco, ovvero i Filibustieri: io prendo spunti da un libro americano che ho comprato qui anni fa; cerco la tua mail oppure mandamela, cos÷i ti mando il titolo, e se ti piace quella che ho fatto, ti mando le foto del libro per farla; invece avevo fatto un'altra lampada le cui spiegazioni sono in pdf perché era un origami, anche questa te la posso mandare.
RispondiElimina@chiara: si, non ci avevo pensato, anche perché la cucina peruviana per mangiarla bene, bisogna venire in Perú, come succede con quella italiana, peró ci sono tanti prodotti che si trovano anche in Italia e potrei fare una autostampa del libretto, ci penseró. ciao bella
@orfana: mamma fai discorsi un pó complicati, soprattutto alle 6 di mattina !! ti chiamo ora su Skype
Eh eh le bolle non le vedrà nemmeno il tuo Victor..se li sbafa anche con la stagnola! La rosa è troppo bella e mi piacerebbe passeggiare con te in quella parte di mercato che descrivevi! Fai foto la prossima vez. Sulle lingue a me piace tantissimo mischiare, così gli errori grammaticali sembrano licenze poetiche ;-) Grazie delle due bevande, la chica morada mi piace tantissimo, vedo se prima o poi trovo il mais nero. Per l'altra con l'ananas dici che lo posso fare anche con quelli di importazione che troviamo qui? Un bacio grande a te e allo gnomo paffutello che vive nella tua cucina
RispondiElimina@Isafragola: ma tu vivi a Milano ? perché vicino al consolato peruviano, alla fermata della metró lí vicina, c'é un negozio che vende tutti i prodotti latini, se ti interessa, te lo cerco bene sulla cartina. Con la piña d'esportazione, mi informerei solo se le trattano con qualche prodotto particolare come fanno con le banane, perché non lo so, per le banane invece sono sicura. Guarda, magari la prossima volta faccio foto con il cell, perché il mercato dove vado é pericoloso, e la canon é meglio che non la porti; qui a Lima esco raramente con la macchina fotografica.
RispondiEliminaMMMMMHHH che invitanti i tuoi cioccolatini. Ecco mi hai fatto venir voglia di cioccolato. Adesso vado in cucina a trafugare la dispensa. Tanto l'ho capito che questa dieta non s'ha da fare..
RispondiEliminaciao stellina mi fa piacere che tu abbia gradito il premio...la colazione di Ale me la mangerei pure io senza neanche fiatare..non vedo l'ora che si apra un pò la bella stagione e che inizi la frutta estiva, siamo stufi di mangiare mele, pere e banane...
RispondiEliminami dici cos'è il o la kiwicha ? Non l'ho mai sentito/a!!
i cuoricini di ciocco sono dolci come te...chissà che gioia il tuo victor!!
un abbraccio a te e una "spatuffata" alle guanciotte di Ale
Non lo so, ma qui da te mi sento un pò a casa. Forse per come sei, forse per l'atmosfera che crei, ma qui sto bene. :)
RispondiElimina@laura: e io mi sento in colpa per provocarti cosí !!! nche tu peró non scherzi con i piatti che fotografi sul tuo blog, ho giá deciso che la prossima volta che viene Victor, che é carnivoro, gli cucineró quella carne macerata nell'aceto che tu hai spiegato qualche post fa.
RispondiElimina@eliana: la kiwicha é un altro dei magici cereali delle ande; un misto di quinoa e kiwicha, dá un sacco di ferro, piú di non so quante bistecche; la quinoa e la kiwicha sono cereali che danno molta energia, per questo Ale ha le guance di quando prendeva il latte di mamma, anche se ora non beve che latte di capra di tanto in tanto. Mi sa che in Italia si trova anche la kiwicha nei negozi bio, la quinoa sono sicura, se hai voglia di dare un'occhiata qui, ci sono ricette per prepararla ma sono in spagnolo, se ti interessa qualcosa te lo traduco: http://www.pasqualinonet.com.ar/recetas_andinas.htm#Desayuno%20de%20quinua
@eniko: e io invece adoro l'aria di semplicitá e impegno insieme, che si respira da te
Ho letto il commento di tua madre... e non riesco a trattenere una risata... E' simpatica!
RispondiEliminaP.S. mi sono dimenticata di chiederti una cosa... Ma per bucce d'ananas tu intendi quelle esterne? Sono quelle che fai bollire? Scusa se ti faccio questa domanda... ma prima di bollirle che fai le lavi con il bicarbonato o qualcos'altro? No perchè forse è una fissa mia... ma la buccia dei frutti mi fa pensare a qualcosa di contaminato... a meno che tu non sappia con precisione da dove vengano questi frutti...
@Chiara: le bucce da usare sono proprio quelle esterne; nella cucina popolare, non si butta via nulla, quello che non si mangia, va ai maiali, e non si usa neppure bicarbonato; in questo caso le bucce si lavano e poi si fanno bollire, i germi muoiono, ma se ci fossero altre sostanze chimiche presenti, no, ma quelle non le abbatterebbe neppure il bicarbonato. Tu fai pure cosí, peró sciacqua bene perché sennó la parte di polpa che rimane attaccata alla buccia, poi sa di bicarbonato; io faccio cosí, uguale a come si procede qua, perché devo abituare il mio stomaco a qualsisi cibo, cosí non ho problemi quando viaggio per lavoro o sono ospite della famiglia di Victor o di amici peruviani.
RispondiEliminaAnche io sto molto bene a casa tua...molto familiare e accogliente!!!
RispondiEliminacome sempre, grazie!!
Ci fai sempre vedere un sacco di prelibatezze, e non posso mai ricambiare, e questo mi spiace..
RispondiEliminaCosa posso farti vedere ... oggi devo bollire due cavoli verdi...farò una salsina con il sesamo...e forse i famosi muffin del libro che hai anche tu dei dolci fatti in casa...in confronto alla tua cucina, CHE TRISTEZZA!!!
ti ho scritto una email all'indirizzo che ho trovato al vecchio blog!!!
RispondiEliminason tornata a rivedere le guanciotte di alex... e' troppo carino! Sì sono a milano, magari se ti ricordi il nome del negozio lo cerco! Non preoccuparti per le foto, mi ricordo fin troppo bene che a Lima devi avere cento occhi...
RispondiEliminaMamma mia che meraviglia!! E Ale è troppo bello!!!
RispondiEliminaHai ragione, il cibo cucinato fuori dal suo ambiente naturale è veramente un'altra cosa, ci ho pensato spesso.
E' bello però provare comunque a realizzare qualcosa di simile, salvo poi apprezzarne l'originalità all'estero.
Va beh, vorrà dire che dovrò venire in Perù per sorseggiare la tua ottima chica morada!!
I cioccolatini hanno un aspetto fantastico,hai avuto un pensiero bellissimo.
ma mi togli una curiosità (se puoi),Victor che lavoro fa nella selva?
Un bacione
@isafragola: devi scendere a Maciachini poi cammina verso il lato della piazza, in direzione viale Jenner; sul fondo della piazza c´é un bar che fa angolo, costeggia e prendi quella via che si immette nella piazza, dalla mappa mi sembra via imbonati; il negozio si chiama qualcosa con la parola Latina, lo vedi sul lato destro della strada, che fa angolo con una via piccolina; lí ci sono un sacco di prodotti latini, pure l'ají fresco con cui fare ají de pollo, o con carne di soia come faccio io, se vuoi ti mando la ricetta, é uno dei miei piatti peruviani preferiti !!
RispondiElimina@mammanatura: ti sto mandando tutto
@chiara: salsina con il sesamo ? ma come la prepari ? invece i muffin li ho giá provati, sono buonissimi, come tutto in quel libro.... sai che io mi sono comprata pure Delizie al Latte degli stessi autori ? anche se ora non beviamo piú latte di mucca, ma di capra, le faccio uguali ed é un modo per variare sul tema del latte, dacci un'occhiata in libreria solo che a volte non lo tengono perché non ha avuto molte vendite, peccato, perché é davvero bello !!
@mammagiramondo: se venite in perú, mica andate in albergo, c'é casa nostra !!! Victor é ing. forestale, ora ha una concessione forestale, quindi fa un piano di gestione annuale, estrae legname e lo vende; é un lavoro complicato, la foresta é quella tropicale, non quella dell'america del nord, é difficile lavorarci dal punto di vista fisico e logistico; io sono conservazionista, di legna userei solo quella a crescita veloce, di fusto stretto quindi, che si pianta appositamente, ma qui c'é un giro enorme di soldi sul legname, e se ci si lavora dentro, bisogna cercare di muoversi secondo la legge e secondo buon senso per non depredare la selva. Io col tempo vorrei comprare terreni in Amazzonia, per tutelarli, chissá..... se venite, si va "in campeggio" nella selva, Victor sa come si "sopravvive" e pure io voglio farlo fra un pó con Ale
RispondiEliminaGrazie per il titolo del libro lo cercherò sicuramente, anche io sto pensando di rinunciare al latte di mucca... troppe problematiche legate agli allevamenti alle mucche genticamente modificate, alla mastite e all'abbattimento dei capi a soli due anni...
RispondiEliminaInvece per parlare di altro, ho il libro su "verdure golose" stesso editore che è diventato la mi aguida in cucina, lì ho trovato la salsina al sesamo e come cucinare le rape,non proprio comuni nei supermercati e quindi difficile da gestire in cucina se non hai una buona ricetta.
Quest'anno ho fatto assaggiare di tutto ai mei tre, le rape non sono proprio piaciute comunque nonostante la ricetta!
Però adorano i cavoli di tutte le specie, le carote, gli spinaci o come li chiamano loro l'erba,le zucchine, i fagiolini,le insalatine tenerelle, i finocchi crudi, le polpette di sedano.Dovrei proporre alla Milano ristorazioni, la mensa della scuola, delle variazioni al menù!!!
@chiara: grazie !!! anch'io mi annoto il libro, sai che l'avevo visto qui, a questo concorso ? http://www.untoccodizenzero.it/index.php/collaborazioni/cookbook/inventa-la-ricetta-e-potrai-vincere-un-libro-di-guido-tommasi/#more-3736
RispondiEliminama poi ho fatto altro, anche se c'é tempo fino amercoledí.....
grazie cara, non sono proprio di strada ma prima o poi ci capito
RispondiEliminaEstrella grazie! ho ricevuto la tua mail, le foto sono abbastanza chiare... mi sembra di capire che si usa carta di riso e colla vinilica...
RispondiEliminami procuro il materiale e procedo, se puoi mandarmi anche il pdf dell'origami mi fa piacere!
poi naturalmente ti mando le foto del risultato finale!
baci e grazie ancora
Valeria
Carissima sei veramente gentile e accetto con gioia l'invito per "il campeggio"!! Non so ancora quando faremo questo viaggio ma spero già il prossimo anno.
RispondiEliminaIn ogni caso, quaando sarà voi sarete il mio primo pensiero!
Grazie per aver soddisfatto la mia curiosità, non volevo essere ficcanaso ma è tutto così affascinante! Certamente non sarà nemmeno stato facile adattarsi ad una vita così diversa da quella "classica" a cui noi italiani siamo abituati ma vedo con gioia che te la cavi benissimo.
Un bacione grande grande e ancora grazie!!
grazie per le info...la quinoa la conosco e la uso per lisa...per l'altro cereale vedo se lo trovo..grazie per il sito delle ricette!! mamma sa un pò di spagnolo ( abbiamo dei parenti in argentina..) forse mi può aiutare
RispondiEliminagrazie ancora un abbraccio
@valeria: ti ho mandato la mail, si, fammi vedere che farai, perch÷e sicuro mi darai altre idee !!!
RispondiElimina@mammagiramondo: che bello !!! per l'adattamento, io sono venuta a 25 anni a lavorare qui, sono stata 3 anni a vivere nella selva, ho girato da sola per lavoro e per turismo, sia in america latina che in egitto, quindi mi sento abbastanza sicura e disinvolta, peró nella selva amazzonica é un'altra cosa, ci ho messo 1 e mezzo anno per far la pelle ai piú diversi tipi di irritazioni e punture, per non aver paura di aver tarantole in casa che magari incontravi anche nell'asciugamano se ti dimenticavi aperta la finestra, per dormire per terra senza problemi con gli animali piú svariati in giro fuori dalla zanzariera; peró a tutto questo Victor non fa una piega, e Ale voglio che cresca cosí, che si sappia adattare a tutto con naturalezza.
@eliana: pensa che mio cugino é immigrato in argentina 4 anni fa.... e ora vive felicemente lá e si é pure comprato casa
RispondiEliminaAnche io fino a prima di sposarmi ho viaggiato sempre da sola, ho studiato a new York (beh non si può proprio chiamare giungla ma:)) in Inghilterra e girato tanto anche in Messico e in Egitto ma mai per periodi troppo lunghi.
RispondiEliminaPerò l'esperienza della selva amazzonica, l'esperienza vera come dici tu a dormir per terra e non aver paura di tarantole mi manca (anche se a Sri lanka di scarafaggi ne ho visti anche io negli asciugamani:)).
Qualunque tipo di viaggio o avventura nel mondo per me, data la mia passione, è sempre affascinante. Ma leggere anche solo queste poche righe sel tuo commento mi tiene letteralmente incollata al video. Spero che magari un giorno avrai voglia di raccontare questa tu esperienza in amazzonia.
Un abbraccio affettuoso!
@mammagiramondo: dovrei farla raccontare a Victor l'amazzonia, glielo chiederó e tradurró.... invece sai cosa mi piace di te ? é che riesci sempre a tornare da dove sei partita, io non ci sono riuscita e a volte non vorrei proprio ancora ora, anche se ho avuto voglia 2 anni fa, fortemente, di mettere finalmente radici. Non ti succede di arrivare in un posto, dove vorresti non andartene e fermarti ad abitare ? Victor mi scherza perché dice che io vorrei vivere dovunque, e devo decidermi
RispondiEliminaSi da una parte è vero sono sempre tornata qui.
RispondiEliminaForse perchè c'era sempre qualcosa che mi richiamava, un amore, l'università ed ero ancora troppo giovane e spensierata per pensare di fermarmi a vivere e soprattuttto non ero indipendedente economicamente. Però devo ammettere che c'è stato un momento in cui avevo deciso di fermarmi a vivere a New york, era già tutto stabilito. Poi è capitato qualcosa che mi ha fatto roneare indietro.
Forse se fossi stata più adulta avrei senz'altro fatto come te.
Di carattere sono così anche io e sopperisco al desiderio di cambiare cambiando casa e zona anche se sempre in quel di Firenze. Non è esclusa la possibilità di fare esperienza all'estero nei prossimi anni, e lo farò di buon grado.
E un piacere parlare con te. Ora scappo, devo portare l'ometto alla recita (farà l'apina!!!).
Un bacio
Hai un bambino spettacolare.
RispondiEliminanon ti scusare, sono storie bellissime, questo conta!
RispondiEliminaCiao Estrella!mi piace sempre passare a leggerti trasmetti così tanta energiae calore che poi ci penso per il resto della giornata! :) quello che racconti mi fa venire volgia di ripartire,di conoscere altri "mondi",mi fa fremere d' impazienza e curiosità dalla voglia di vedere altri spicchi di questo bellissimo pianeta!
RispondiEliminaI succhi di frutta che prepari x Ale mi ricordano quelli che mi preparava al mattino la signora che mi ospitava in casa sua nella favela di Salvador de Bahia..era una donna molto umile e buona,ci sono stata 3 anni fa per circa un mese e alla fine era come una mamma adottiva x me.A colazione frullava ogni giorno della frutta esotica diversa,che non avevo mai mangiato prima :) che buono!Mi diceva che era x darmi energia prima di giocare tutto il giorno con i bambini della favela!
Ti consiglio invee un bel libro della Corbaccio che si intitola "figlia della giungla",l ha scritto una ragazza tedesca che é cresciuta nella giungla in Papua Nuova guinea con i genitori missionari.racconta di tutti i giochi che faceva da piccola nella giungla,gli alberi e gli animali che aveva addomesticato..ti piacerà ed anche ad Ale!magari riesci a fartelo mandare dall'Italia questo libro!
ciao un abbraccio
Daniela B.
grazie Daniela, prendo nota del liibro, il film che mi avevi consigliato mi era piaciuto tanto, quindi credo anche per il libro sará cosí, grazie !!! sono un pó assente, perché ho la scheda video rotta e vedo tutto rosa pallido, quindi non ho tanto il gusto di guardare lo schermo del pc, ma sono contenta che tu mi venga sempre a trovare
RispondiEliminaCiao cara Estrellazul, volevo invitarti a partecipare al mio blog candy, se ti può far piacere ti lascio il link al post: http://paneamoreecreativita.blogspot.com/2009/05/giveaway-partecipate.html
RispondiEliminaCiao e buona giornata
^_^
by Linda