giovedì 22 gennaio 2009

come bevendo una birra fra amici...

Ho voglia di parlare di tante cose, quindi vi propongo una cosa: sedetevi con me a sorseggiare una birra, io vi parleró di quello che ho pensato oggi, delle emozioni che ho vissuto, e voi sui vostri blog mi rilanciate, che dite ? un pó difficile conversare cosí, ma almeno il mio non sará un monologo.

Primo: ho letto ieri sera un'intervista dei primi di gennaio di quest'anno a Laura Esquivel, una delle intellettuali latinoamericane che amo, nota per il libro "Como el agua con el chocolate", ma autrice di altre bellissime opere meno conosciute, come "Tan veloz como el deseo" e "Malinche". Laura nell'intervista parlava dell'importanza di leggere romanzi d'amore in epoche di violenza. Lei spiega che l'Universo si mantiene grazie a un'energia di coesione e d'unitá armoniosa, che é un'energia d'Amore, invece le notizie che si leggono e ascoltano ogni giorno, le scene di cui siamo testimoni, ci vogliono convincere del contrario, che é questo della guerra, della violenza, della droga, il mondo reale; il punto é, dice lei, questo mondo violento é reale, ma non si puó giudicare come un illuso, una persona fuori dalla realtá, chi crede con pertinacia nell'Amore e nel suo potere. E se guardo la foto qui a fianco e vedo Alejandro nella magia dei suoi quasi 2 anni, vedo uno sguardo che aspetta di incontare Amore, e sará quello che io gli proporró perché i suoi occhi si educhino a cercare l'armonia, la dolcezza, la serenitá, la pienezza, e tutte le manifestazioni del Dio Amore. Con il tempo, guardandosi intorno, ascoltando i discorsi e i racconti di chi lo circonda, muovendosi, conoscerá la realtá ma almeno saprá che cosa cercare nei giorni della sua vita.


Secondo: una notte quando abitavo in Amazzonia, era il mio compleanno ricordo, mi sono svegliata con le lucciole in camera, era la prima volta che le vedevo in casa, e che coincidenza che fosse proprio il mio compleanno !! per portare quindi le stelle in camera di Alejandro, in una metropoli come Lima dove non ci sono lucciole e dove le stelle (poche) si vedono solo in estate, mi sono ingegnata con il ramo delle stelle; il ramo l'ho raccolto per strada durante le potature degli alberi davanti a casa, le luci sono quelle giallo sole dell'Ikea comprate per una buona occasione come questa, e poi ci sono altre stelle-origami fatte da me con cartoncino colorato; materiali semplici per un effetto da favola, per un bambino e anche per me.





Terzo: Ale si sveglia alle 6 del mattino, io devo andare a letto entro le 10 pm per poter reggere le sue energie mattutine, visto che siamo di nuovo soli (Victor é in foresta); stamattina mi sono detta che potevo coltivarlo con un pó di Mozart alle 7 am, aspettando che si facesse piú tardi per metterlo nella piscina sul terrazzo, che conteneva acqua ancora troppo fredda; quindi, cercando su You Tube, ho incontrato la versione di Papageno con i disegni di Luzzati, all'interno della trasmissione di Baricco "L'amore é un dardo", una delle poche trasmissioni di cui non mi sono persa una puntata; Ale si é attaccato, non tanto ai disegni, quanto alla musica che ha voluto ripetessi per 1 ora, ed io alla fine, arrivata Gladys, prima di iniziare io a lavorare, mi sono guardata lo spettacolo di Baricco su Cyrano.... inutile dire che alla fine piangevo, mi commuovo facilmente, e che Baricco sarebbe il professore ideale per tenerti incollato con occhi e orecchi alle lezioni a scuola; io ho avuto al liceo un professore cosí, si chiamava Stefano Reali, é stato con noi un paio di mesi e poi é andato a insegnare alla Normale di Pisa.... é proprio talento, uno ce l'ha o non ce l'ha !!


Quarto: come Laura (Esquivel), sono convinta che la cucina sia il luogo piú denso d'amore della casa, per questo quando avremo una casa nostra, la cucina sará arancione con strisce rosse !! anche qui in Perú, il tempo che passiamo in cucina é molto, e in questo periodo puó essere tutti i giorni. Stasera ho fatto per cena ad Alejandro (io mangio solo yogurth o frutta per la linea....), una ricetta letta oggi sul blog di Elena; io l'ho un pó adattata in base a quello che avevo in casa, cioé riso non basmati, latte di cocco fatto in casa, e yogurth di cocco del negozio naturale sotto casa. Il risultato é stato il piatto qui di fianco........



A voi il secondo giro di birra, se vi va di continuare a chiaccherare in libertá su cosa vi frulla nella testa in questi giorni.

9 commenti:

  1. Spiacente, ma la birra proprio non mi piace, quindi ho optato per un caffellatte.
    Mi piacciono molto le tue riflessioni e amo molto il tuo angolo di stelle, molto poetico, semplicemente bello.
    Sono d'accordo con quel che dice la Esquivel, leggere romanzi d'amore mentre attorno a noi infuria la violenza serve a ritrovare una dimensione diversa, una visione alternativa, un mondo "altro" che è dentro di noi e che non possiamo perdere, per non perdere noi stessi. Mio marito ha trascorso la sua infanzia e adolescenza in un Paese in guerra e mi piace pensare che sia stato proprio grazie all'amore e alla bellezza che la sua famiglia, in particolare sua madre, hanno creato attorno a lui che è riuscito a diventare l'adulto che è, sereno e a proprio agio con se' stesso e il mondo che lo circonda. Se permettiamo che la violenza abbia il sopravvento anche sul nostro mondo interiore è finita, perdiamo anche noi stessi. Questo discorso mi fa pensare al film "La vita è bella", al desiderio del padre di creare un'immagine di bellezza e dolcezza anche in circostanze in cui la bellezza aveva poco a che fare.
    Percheè è vero quel che diceva Dostoevskij ne "L'Idiota": la bellezza salverà il mondo.

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  2. bellissimo il ramo di stelle! copierò l'idea!
    come si vive in una casa che non è tua, che ti hanno prestato perchè non puoi pagarti l'affitto e in più sapere che ogni estate devi prendere le tue quattro cose e sloggiare perchè tornano i veri proprietari?
    certo c'è di peggio, ma ora sto malissimo a pensare a tutto questo.
    scusate lo sfogo, ne avevo bisogno, non potevo farlo sul mio blog, perchè mio marito mi legge e gli avrei dato un dolore!
    penso che nella vita tutto è relativo e che è sempre così: chi ha il pane non ha i denti.
    io mi accontento del mio pane( mio marito, mio figlio, la nostra serenità) grazie.

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  3. Ciao,
    guarda, io la birretta la bevo volentieri in compagnia!
    Non è la mia preferita, ma quando si è fra amiche si. Se comincio a chiaccherare non mi ferma più nessuno, e non so se sia piacevole, non ho mai chiesto...mio padre mi zittiva mia mamma ci rideva su , le mie amiche subiscono, credo.
    Cosa mi frulla in testa, un piccolo progetto , appena riesco a consegnare il lavoro che sto facendo , illustrazioni per un libro di scolatica, voglio fare delle vignette con temi ecologici, la raccolta differenziata il risparmio energetico etc. per stamparle poi su borse di cotone e venderle con un passa parola oppure approfittare della scuola materna e del suo pubblico, qui tutte mamme avvocatesse...fuorchè me avrai capito.
    C' è anche un bel sito su quetso tema e l'idea mi è venuta da li, non mi sono molto sforzata:
    http://e-coloriage.blogspot.com/
    Riguardo al libro, non l'ho letto , sto leggendo "l'amante di Yehoshua".
    ma sono daccordo con te quando dici che educare i bambini a sentimenti positivi sia un'"arma"e non un'illusione o debolezza.

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  4. grazie ragazze, la birra mi sono abituata a berla qui, grazie per farmi compagnia, sennó bere sola sarebbe per me un pó triste; si, si puó conversare e anche sfogarsi un pó, qui non ci sono giudizi né consigli non richiesti, cosa che mi fa sempre arrabbiare molto nella vita.
    C'é solo la voglia di fermarsi a riflettere, scrivere e leggere, per imparare cose nuove e migliorarsi dentro per migliorare il mondo fuori

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  5. In questi giorni le mie riflessioni vagano tutte in un luogo, non lontano da dove sei tu ora, suonano una lingua musicale come lo spagnolo e contrastano con la burocrazia che ci lega invece a questo sogno lontano.
    Sono ancora indecisa su come e quando affrontare l'argomento sul blog, per ora la birretta la bevo anch'io qui con te, poi magari la estendo a tutti!
    Besos Heidi

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  6. Se hai bisogno di una mano con la burocrazia, chidimi pure in via privata perché sono un'esperta, non per lavoro, ma per la vita fatta finora. Che bello pensare che c'é l'America Latina nei tuoi pensieri !!

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  7. Passo di qui in un'ora in cui potrei bere al massimo una tisanina prima di addormentarmi. Ho mal di testa e passo a salutarti, lasciando che la tenerezza delle tue parole allevi un po' il dolore.

    Ti abbraccio. A domani.

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  8. Grazie estrellita,
    ma non credo tu possa aiutarmi con questo tipo di burocrazia!!!
    Purtroppo è un passaggio che serve a noi per maturare per bene la scelta che abbiamo preso e, se Dio vorrà, a chi verrà a far parte della nostra famiglia, per essere sicuri che sia il meglio per lui/lei!!
    Ancora grazie, Heidi

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  9. ke sei grande laura e tu sei il mio idolo

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