martedì 3 febbraio 2009

speriamo che non finisca piú


Stavo pensando come riversare in questo spazio ancora bianco, la miriade di pensieri che ho avuto oggi, e prima di cominciare a tamburellare i tasti del pc, con una formica che ci zigzaga sopra, ho cercato di riordinare un pó le idee per trovare un filo, .......che non trovo.

Poi ho aperto la mia mail e ho trovato le foto di Emma, la prima figlia di una delle mie migliori amiche, nata in casa sua in un piccolo paesino della Toscana, mentre io stavo qui in Perú, e mi si é allargato il cuore a pensare come succeda che certe vite si incontrano e non si lasciano piú; con Marina é forte anche solo il pensarci, lo sto facendo tanto in questo periodo perché mi manca poter condividere con lei questo momento importante della sua vita, come é successo per tanti altri in passato.

Mi sento rinata da quando ho adottato questo stile di lavoro a singhiozzo, ho sempre pensato che mi sarei annoiata senza lavorare e invece no !!! sto facendo tante cose che mi incuriosicono e poi mi riempiono di fierezza al vederle compiute, sto dedicando del tempo, la risorsa piú preziosa, ai miei amici e a chi conosco solo attraverso il canale, bellissimo ed immortale, della scrittura, sto vivendo concretamente quella che oggi Alessandra chiamava la "qualitá del tempo" diluita su 24 ore. Chiaro che magari non si riesce ad andare nel ristorante caro di Lima, o a fare un viaggio con l'aereo, ma noi abbiamo scoperto che essendo contenti di questa scelta, il ristorante puó sembrare andar a pranzare a casa di amici, e ricambiare invitandoli, e il viaggio si puó fare in bus o con mezzi meno cari, scoprendo magari un mondo che non si sarebbe apprezzato altrimenti. E comunque questo tempo di qualitá sta per finire, sto cercando un nuovo lavoro temporaneo, e chissá se riusciró a mantenere questa speranza che sento, che se si desidera con passione, tutto si puo migliorare grazie ad una forza appassionata, e il lavoro puó essere cooperazione e non lotta a chi é piú furbo.

Questo é ció che assorbe le mie energie ora, creare con quanto c'é di bello intorno a noi, cercando di capire come coinvolgere anche Alejandro in questa danza; é cosí che abbiamo fatto insieme questa collana di mais nero, con Alejandrito che sgranava le pannocchie:


abbiamo preparato l'acqua di rose con la nostra rosa del terrazzo, non sará quella damascena, ma é bello la mattina lavarsi il viso con questo tonico rosato, ed é buono il suo profuno sulla pelle di Alejandrito che la vuole sulle manine per tamponarla da solo sulle guance:


e infine, sabato sera, questa volta da sola, ho realizzato questa lampada nuova per il nostro salotto, nuova nel senso che prima non c'era nulla, e forse usare la parola salotto é un pó eccessiva, per ora c'é solo un grande tavolo con sedie, un quadro brasiliano, e questa lampada appesa con lo scotch al soffitto in attesa che Victor installi di gancetti, quando tornerá:



Stavo giá pensando di fare altre lampade e portacandele da vendere qui vicino al mercato il fine settimana, mi é sempre piaciuto vendere per strada, vedremo......mamma ti sento, che pensi - ti ho fatta studiare da ingegnere e poi mi finisci vendendo portacandele per strada in Perú- cosa vuoi, come dice Baricco, il futuro é in mano a selvaggi di genio, selvaggi giusto come volevo allevare Ale !!! intanto sto facendo altre lampade con la carta di riso che mi ero portata dall'Italia e con altri modelli, perché devo prima abbracciare tutte le luci di casa con un tocco di poesia.

10 commenti:

  1. Che belle le tue giornate. Mi hai dato un'idea per l'acqua di rose. A maggio mi farò una bella provvista di petali!

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  2. ciao cara, sei veramente fortunata a poter gestire così il tuo tempo,forse è il sogno di tante donne e mamme, ma sei anche la prova concreta che si può realazzare...le abitudini che a volte diamo per scontate in questa societa sono spesso le noste zavorre! ci vuole il coraggio di cambimentie di ritornare al valore di alcune piccole cose... capisco che bello sia camminare nel proprio quartiere, si scoprono vie, angoli, visi inesplorati.
    un abbraccio

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  3. Ti terrei volentieri compagnia nella vendita per strada, e nel creare collane.
    Stamattina sono andata al mercato e mi sono soffermata a lungo a cercare perle, ciondoli di legno, e cose simili per fare una collana tutta mia.
    È molto bello quello che dici sul tempo che si ha a disposzione. La cosa più bella è farlo fiorire. È davvero un peccato far appassire il tempo.

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  4. Piu'che altro quel che temo sono gli incendi .Vorrei tanto che tu usassi materiali ignifughi anzi te li raccomando per le candele Poi per ora sfrutta l' ingegneria il banchetto lascialo per i tempi bui......Estrellita

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  5. Lavarsi il viso con l'acqua di rose, la vostra rosa, è un idea deliziosa, mi riporta alla mia infanzia, mia nonna Giovanna, il giorno di San. Giovanni usava preparare l'acqua per lavare il viso con i fiori del balcone.
    Per il tuo piccolo sarà un ricordo prezioso.
    Sei bravissima, una mamma speciale!

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  6. Buongiorno,
    Sono contenta de venire vedere il tuo blog. No lo conosco.
    No capisco tutti ma ritornato il prossime giorni perche mi piace italia et l'italiano et vorrei parlare l'italiano correctamente. Tutto sola è difficile.
    Eccho una buona lession di italiano !!! no

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  7. petites choses,
    benvenuta!! tu hai un gusto che piacerebbe avere anche a me, spero di assorbire qualcosa per osmosi dalle tue foto !!

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  8. Scritte da una giovane donna - anzi un giovane ingegnere donna - queste cose fanno ancora più effetto. Perchè sicuramente la tua mamma sarà un po' perplessa, ma in fondo in fondo felice di saperti piena di vita, capace di gustare,mordere, succhiare le ore del giorno come un buon frutto maturo. Questo, almeno, è l'effetto che mi fai leggendoti.
    Sarà un pregiudizio, anche piuttosto stupido (come tutti i pregiudizi), ma gli ingegneri io me li sono sempre immaginati diversi, e sono ben contenta di scoprirne uno così speciale!

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  9. Mi correggo: non è che gli ingegneri me li immaginavo diversi, è che quelli che conosco sono esattamente come uno se li immagina.
    Sei tu quella che spariglia le carte!

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