mercoledì 4 febbraio 2009

m'illumino di meno... ma sorrido di piú !!


Stamattina ci siamo svegliati alle 6 in punto, Ale ed io, e visto che appena apre gli occhi, il piccolo scappa in cucina a far colazione, ho pensato di farmi subito un caffé e poi iniziare a impastare un pane caldo per la colazione, cosí Ale avrebbe mangiato un pó piú tardi senza arrivare famelico a mezzogiorno.
Da quando seguo il mondo parallelo dei blog, c'é come un effetto domino, vedo o leggo qualcosa che mi piace e mi nasce dentro il desiderio di provare, di reinterpretare a modo mio, di propagare l'onda. Nei giorni scorsi avevo letto le esperienze di Ester e Comidademama sulla produzione di yogurth, ma io qui non lo posso fare perché non trovo piú il latte fresco al supermercato, e al mercato é meglio non comprarlo perché lo stanno adulterando, quindi mi sono arrovellata per qualche giorno finché non mi é venuta in mente la ricetta di un pane indiano che si fa con lo yogurth; visto che il mio libro di cucina indiana é in Italia, ho trovato una ricetta convincente qui ma in internet c'é solo l'imbarazzo della scelta. Stamattina quindi, sotto la luce grigia del mattino limeño, abbiamo iniziato ad impastare; seguendo un pó le idee di Jean Liedloff, sto raccogliendo una serie di oggetti che io uso tutti i giorni, ma in formato ridotto, perché Alejandrito possa imitarmi quando vuole, il che a quest'etá vuol dire quasi sempre; per ora ho trovato un mattarello piccolo, un piatto e le posate in legno, e quando tornerá Victor mi piacerebbe che costruisse per lui una serie di oggetti che ho visto qui, tutto in legno, un materiale pieno di valore perché continua a vivere anche dopo la morte dell'albero di cui faceva parte, fino a diventare carbone dopo secoli, destinato a restituire nel fuoco la luce accumulata in gioventú.

Questo pane fatto sul fuoco fa risparmiare gas, ed elettricitá se si ha il forno elettrico; e sempre per appoggiare l'iniziativa che ho conosciuto via Comidademama ed Ester, vale a dire M'Illumino di meno (13 febbraio 2009), sto facendo dei portacandele, come avevo visto nel blog di Shelley; sono cosí entusiasta che li sto preparando anche per le mie amiche e sto facendone altri per venderli, perché mi piace vendere e comprare creazioni fatte a mano; la luce di queste due lanterne magiche mi sta scaldando il cuore ora che scrivo, e pensare che con due quadrati di carta, due bicchieri e due candele piccole, si possano creare questi due fiori, mi riempie di gioia notturna, il miglior angelo per una notte serena.

13 commenti:

  1. Ciao...:-)
    Avevo letto anche io sul blog di Ester l'esperienza di fare lo yougurt ed il formaggio in casa... peccato che io non ami molto nè lo yougurt nè il formaggio... però il pane si!!! :-)
    Potrei cominciare anche io con questo..:-)
    Le tue candele sono bellissime... soprattutto l'idea di regalarle alle tue amiche.. penso che non ci sia niente di più bello che ricevere in dono da un'amica qualcosa fatto con le proprie mani! :-)

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  2. Che bello il tuo blog! L'ho trovato tramite quello di "Petites choses" e sono contentissima di aggiungermi ai tuoi "lettori fissi"!

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  3. Come li fai questi portacandele? Sono meravigliosi.
    Impastare con i bambini è una delle cose più belle del mondo. Quelle manine che affondano nella pasta sono la rappresentazione più dolce della vitalità infantile.

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  4. Chiara: che onore che ti sei inserita come lettrice fissa, mi piace tanto il tuo blog !!

    L.M.: ti ho visitato ora e torneró a farlo con piú calma per leggere bene un pó di post; come scrivi bene l'italiano, scopriró perché !!

    Rossana: mandami la tua mail, e ti mando le spiegazioni; non posso metterle in line perché Shelley so che voleva venderle su Etsy, si ? devi solo essere molto precisa e trovarti delle belle carte di riso

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  5. estasia_love@hotmail.com

    Aspetto. :) Grazie.

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  6. carissima grazie per i link molto interessanti, mi intriga il pane da cuocere in padella, tu lo hai mangiato solo caldo o si puo conservare anche per il pasto successivo? grazie per avere aderito anche tu all'iniziativa m'illumino di meno... sensibiliziamo/ci.trovo stupendi anche i porta candele, io adoro la luce soffusa,specialmente quando si è in compagnia, smussa gli angoli e aiuta all'apertura...Un abbraccio a te e uno al tuo picciolo fornaio!

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  7. Ester: si deve mangiare caldo, peró se lo fai per la sera, lo puoi lasciare a lievitare la mattina...a me piace tanto perché si puó fare in padella (anche se non é proprio la maniera indiana di cottura...), ed é molto morbido, vedrai che piace un sacco anche ai tuoi pulcini

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  8. carissima, purtroppo Priya non fa il naan ma solo chapati, che è più sottile e non so se ti piace, sempre fatto sulla padella. BTW il naan va finito in forno se non si ha il forno tandoori, almeno così faceva la signora pakistana che ho conosciuto. Ma non ho esperienza sufficiente per esserti sul serio di aiuto.
    Il chapati dovrei recuperarlo.

    I portacandele sono bellissimi e provo a farli anche io, complimenti!

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  9. Anche io sto facendo lo yogurt dopo aver letto il blog di ester (http://esterdaphne.blogspot.com/), è ottimo! E i tuoi portacandele sono bellissimi! Anche io mi illuminerò di meno il 13 febbraio.
    E' sempre bello leggere il tuo blog!

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  10. se ti do la mia di email mandi anche a me il modello per fare i porta candela?

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  11. Ciao, non è un commento a questo post ma a un tuo commento nel post di vivere semplice...mi spieghi la teoria dei colori?anche in pv. giusto per capire come mai lo vesti di rosso quando Ale è agitato o di verde ecc...ciao grazie.

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